Proprio la scorsa settimana è stata approvato in giunta il progetto del parco fotovoltaico di 5 ettari a Rosciano. Un progetto senza capo né coda: si consuma inutilmente territorio, non ci sono finanziamenti così elevati da sostenerlo (dopo aver perso il treno dei bandi regionali passati “inosservati” dall’amministrazione), verrà affidato ad una sola ditta. Invece di favorire progetti in rete sia pubblici e privati per dotare di pannelli i tetti degli edifici comunali e privati. Tanto che, addirittura, è stata sospesa, nell’ultimo consiglio comunale, la mozione da noi presentata che chiedeva di agevolare economicamente l’uso di pannelli fotovoltaici per i cittadini fanesi. Dubbi da parte della maggioranza sulla opportunità economica di favorire certe tecnologie e non altre (perché il fotovoltaico sì e, ad esempio, il geotermico o eolico no?). Per trovare una soluzione condivisa, la mozione verrà ampliata e integrata.
Ma mentre a Fano si va cercare il pelo nell’uovo per poter favorire l’uso di energie alternative, i nostri cugini pesaresi ci hanno già doppiato due volte. Hanno una assessorato all’ambiente e all’energia, hanno un Energy manger e implementato un Piano Energetico Comunale (il cosiddetto PEC): si studia e si fa la diagnosi degli sprechi energetici negli edifici comunali, cercando di limitarli. Si utilizzano, poi, nuove tecnologie per il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili. Ne beneficia l’ambiente e il cittadino, che pagherà meno tasse e avrà strutture più efficienti. E proprio alcuni giorni fa l’assessorato all’energia, che si avvale di uno “sportello energia” per i cittadini, manderà tecnici volontari in 5 classi dell’Istituto tecnico per geometri “Genga” di Pesaro, per spiegare come un pannello fotovoltaico produce energia.
Lo Sportello Energia, inoltre, raddoppia nelle prossime settimane il proprio servizio. E’ raggiungibile anche via internet, skype e facebook (quando da noi a mala pena esistono le email per alcuni uffici). Altre iniziative sono in cantiere: a gennaio ci sarà un incontro aperto al pubblico per illustrare come funziona concretamente l’incentivo economico per il fotovoltaico (“Conto Energia”).
Insomma, cara amministrazione fanese, mentre da noi si attende una qualche “illuminazione” (divina?), in altri comuni la realtà supera i buoni propositi. Possiamo raggiungere anche noi questi risultati, e lo faremo spingendo il Consiglio Comunale verso decisioni concrete. Perché l’uso di energie rinnovabili porta con sé anche sviluppo e rilancio dell’economia: dalla crisi cogliamo le occasioni di riscatto.
che incompetenza… che ignoranza… una desolazione…
seppure con i suoi difetti e i suoi limiti pesaro si sta dando da fare, ci prova e avolte riesce. noi ? l’uniche cose che riusciamo a fare le facciamo per dispetto. come chiamarlo questo campo orribile di pannelli fotovoltaici, senza un progetto o un idea alle spalle? continuo a chiedermi perchè questa gente si candida se non ha le competenze. un altro esempio è il sempre verde severi, molto ferrato sulla questione traffico…
Sono due le cose fondamentali e strategiche per lo sviluppo in questo momento: rinnovabili ed internet.
La nostra classe politica non solo non fa niente in questa direzione ma le ostacola, soprattutto in merito alla diffusione di internet.
Ancora oggi nel 2010 per avere un qualsiasi servizio mi devo spostare con la mia automobile, impazzire nel trovare parcheggio e fare la fila, ammesso che poi l’ufficio sia aperto… tutto questo si potrebbe fare da casa, con qualche click.
Pensare che con facebook, skype e strumenti del genere si potrebbero allestire servizi comunali a costo zero.
C’è un’approssimazione, una scarsa professionalità… da far paura…
Sul sito del comune non se ne parla, il progetto non è online, ancora il consiglio comunale non è online (e Fano Tv lo aveva promesso prima della sua creazione), inoltre sul sito si parla di un’alienazione di un terreno comunale (destinato a commerciale) per trovare i soldi della manutenzione ordinaria… cioè si vende il patrimonio di tutti per trovare i soldi della manutenzione ordinaria delle strade, si consuma nuovo territorio per costruire l’ennesima superficie commerciale…. ottima amministrazione…. in un comune già fortemente antropizzato… poi non lamentiamoci se la gente scappa… se la città si dequalifica…
Se invece di usare nuove superfici si ricoprono di pannelli fotovoltaici e termici gli edifici industriali già esistenti non sarebbe meglio?
Se a quelli dell’Aset che gestiscono lìilluminazione pubblica gli si desse la direttiva di sostituire i vecchi lampioni con luci a led quando è ora di cambiarli? E di mettere direttamente quelli nuovi a led? Se si desse incarico di progettare pale eoliche in mare come fanno in Danimarca???
Le energie rinnovabili senza combustione sono le uniche meno dannose per l’ambiente che ci possono salvare dal degrado ambientale…
Articolo per niente tecnico e decisamente troppo spannometrico
@ Fotovoltaico:
La tua risposta secondo me non c’entra niente, l’articolo non è tecnico perché non ha nessuna intenzione di esserlo.
Se vogliamo approfondire però siamo a disposizione, come sempre diciamo le critiche senza contenuti non ci servono a niente, ne a noi ne a nessuno!
Forse hai ragione, ma in considerazione del fatto che cmq stiamo affrontando un discorso tecnico, non capisco perchè non si cerchi di affrontare l’argomento con una maggiore precisione. Tutto qua