SANTORELLI E SILVESTRI “VITTIME” DELLA PITTIMA

La pittima è una figura della Genova del ‘600. La pittima si vestiva di rosso e seguiva quelli che dovevano i soldi a delle persone. Era mandata dal creditore per seguire il debitore. La pittima non era violenta. Era uno che non lasciava tregua al debitore. Gli diceva: “dagli i soldi … dagli i soldi, ti prego. Dagli i soldi!” E lo sfiancava. Lo stremava a tal punto che questo gli diceva: “ti do tutti i soldi che vuoi, basta che te ne vai!” La pittima era straordinaria perché vestendosi di rosso identificava tra tutti il debitore.

Oggi a Fano è stato il turno di due importanti personaggi politici che sono in debito con la collettività per le loro promesse, purtroppo non ancora mantenute.Vi ricordate Santorelli, il 23 settembre 2009 sul Corriere Adriatico, annunciava che le riprese video del consiglio comunale sarebbero partite “dal gennaio dell’anno prossimo. A ragion veduta si può affermare che il 2010 sarà l’anno del consiglio comunale on line”. Mercoledì 3 febbraio lo abbiamo “interpellato” al consiglio comunale e intervistato dalla Pittima si è giustificato dicendo che il progetto va avanti, ma che ritiene più giusto destinare la spesa dovuta al servizio prendendo le risorse dal bilancio 2010. E ciò accadrà con l’approvazione del bilancio stesso entro il 30 marzo. Quindi appena la somma sarà definita, il servizio partirà. Attendiamo….

Ma non è finita qua. Anche Silvestri a dicembre aveva detto che entro gennaio si sarebbero installati i semafori pedonali per l’attraversamento delle principali rotatorie cittadine. Ebbene anche lui, nello stesso giorno del consiglio comunale, ci ha detto che tutte le strumentazioni sono pronte. Dalla prossima settimana inizieranno i lavori (procrastinati di una settimana causa neve), assicurandoci che entro febbraio le rotatorie di via Cavour, Porta Maggiore e Liscia avranno i semafori a chiamata attivi.

Le nostre battaglie per la trasparenza e l’efficienza della macchina comunale sono sempre lì che ci aspettano. Terremo il “fiato sul collo” ai nostri amministratori, affinché mantengano le promesse fatte. Nessuna persecuzione o fucile puntato: solo una sana attenzione ai temi che ci stanno più a cuore.

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