Stupiscono le parole riguardo al piano antineve dell’assessore Cucuzza, che ha affermato: “Il piano ha funzionato alla grande!”, snocciolando poi una serie di dati su mezzi, strumenti e personale impegnato. E passando ad affermazioni alquanto bizzarre: 100 persone al pronto soccorso di Pesaro e “solo” 30 a Fano (in una classifica al chi fa “meno peggio” davvero surreale); Pesaro che ha chiesto aiuto dimostrando come in una città dove governa il centro-sinistra le cose siano andate molto peggio (ma la neve è di centro-destra o di centro-sinistra? Forse è più democratica: cade sulla testa di tutti!); Non è stato possibile richiedere alla Regione l’autobotte per spargere acqua di mare perché ci voleva troppo tempo per assolvere agli adempimenti burocratici. Quindi è colpa della Regione se non ce l’ha data. Ma ci sorge un dubbio: quando la chiediamo l’autobotte, nel tempo in cui c’è il sole a primavera? Forse è meglio farlo qualche giorno prima di un’allerta meteo e di annunci su temperature polari…
In questa situazione stravagante, pur apprezzando l’impegno e la serietà dell’assessore e del personale impiegato in questa emergenza, vorremmo che si ridimensionassero i toni da “tutto è andato per il meglio” tanto sbandierati. Un sano e serio bagno di umiltà non farebbe male. Non è una vergogna, è un atto di responsabilità verso i cittadini. Quei cittadini che sono caduti sui marciapiedi ghiacciati, quei cittadini che si sono ritrovati le strade principali ghiacciate per due giorni, quando tutti sapevano che le temperature sarebbero scese in picchiata. Quei cittadini che hanno sentito dire che sono stati utilizzati quintali di sale anti-gelo e si sono visti il gelo sotto i piedi: o il sale non c’era, o non ha funzionato.