ARIA DI CENSURA PER IL GRUPPO “Mirco Carloni non mi rappresenta”

Ci è giunta la notizia riguardo la disabilitazione su Facebook degli account degli amministratori reggenti il gruppo “Mirko Carloni non mi rappresenta (neanche alle Regionali)”. Cosa significa? Chi gestisce il gruppo (gli amministratori) non ha più possibilità di intervenire nel gruppo e all’interno dello stesso social network: in pratica si cancella l’identità e la possibilità di libera interazione all’interno del sito. Un’azione grave che assume il sapore di censura. Ma perché?

Le cause per cui Facebook disabilita gli account in linea di massima sono tre:

1. Eccessiva attività svolta, cioè se effettuate azioni ripetute in un minimo lasso di tempo, i bot (programma automatico di Facebook) vi blocca per spam (l’invio di grandi quantità di messaggi indesiderati, generalmente commerciali).

2. Eccessiva richiesta di amicizia a più persone in una frazione minima di tempo

3. Violazione del regolamento sul comportamento dell’utente di Facebook.Offese alle religioni, insulti razzisti, ed immagini pornografiche od oscene, creazione di gruppi offensivi verso qualcuno o qualcosa possono comportare la disattivazione dell’account, soprattutto su segnalazione (cioè un utente di Facebook segnala che il vostro profilo viola il regolamento).

I ragazzi amministratori non hanno violato nessuno dei due primi punti (oltretutto tutti loro avrebbero dovuto farlo in uno stesso lasso di tempo). Rimane la terza opzione: la parte più accreditata è che qualcuno abbia segnalato che il gruppo non “era di gradimento” o “possa offendere qualcuno”. Chi può avere interessi a far colpire così duramente gli amministratori del gruppo, che nella realtà esprime solo il dissenso verso un modo di fare politica? Speriamo che non sia qualcuno del “partito dell’amore e della libertà”. Sarebbe un controsenso vivente. Qualcuno può smentirci? Ce lo auguriamo

2 commenti a “ARIA DI CENSURA PER IL GRUPPO “Mirco Carloni non mi rappresenta””
  1. Se lo chiudono potranno sempre aprirne un’altro leggermente diverso nel nome, e la figuraccia ce la fa in rete chi ha fatto la segnalazione. Il diretto interessato se si sente offeso ed è lui il promotore della censura, si metterebbe automaticamente in cattiva luce con cittadini della rete.

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