Sappiamo che è dal Piano Particolareggiato redatto dall’arch. Cervellati del 1995 che i cittadini di Carignano e di Fano attendono una riqualificazione della zona delle terme. Esigenza condivisibile e giusta. Per questo la nostra lista spinge affinché la ristrutturazione qualitativa del centro termale diventi realtà. Un progetto che deve essere armonizzato secondo le prescrizioni della Regione e della Sovrintendenza al Paesaggio delle Marche e le osservazioni di associazioni e cittadini. Se le Istituzioni e gli S.C.A. (Soggetti Competenti in materia Ambientale) adempiranno fino in fondo al loro ruolo nell’interesse del bene comune, il progetto potrà essere ottimizzato e calato armonicamente nel rispetto delle bellezze paesaggistiche della zona. E questa è la chiave di svolta, anche per chi, in questi mesi è stato giustamente scettico sull’impatto del piano edificatorio.
Proviamo a rispondere a questa domanda: i turisti e i clienti delle future Terme, cosa cercheranno durante la loro permanenza? Un nuovo quartiere e centro commerciale, o una ricettività diffusa (stile Toscana), borghi accoglienti e una natura a tutto tondo? La risposta starà in quello che la Provincia, che è l’ente competente, chiederà di far applicare al progetto. Perché, secondo noi, il piano pecca di una notevole “sovrastrutturazione”. Studiando le realtà termali già avviate, il trend degli ultimi anni in questo campo, i turisti vanno dove la bellezza e le qualità del territorio sono preservati e valorizzati. Quindi sarebbe opportuno sfrondare il progetto dalla realizzazione di oltre 200 appartamenti residenziali e del grande centro commerciale: porterebbero soldi e sviluppo? Forse per chi li costruisce, ma non per la popolazione locale e la bellezza incalcolabile del territorio. Certo accettiamo il piano di sviluppo del centro termale e benessere, dell’albergo con sala congressi. Ma che si pensi anche a riqualificare la chiesa e il borgo di Carignano e creare una rete di ricettività tra gli agriturismi, bed & breckfast della zona, potenziandoli e creandone di nuovi. La spesa sarebbe la stessa o quasi, gli effetti enormemente diversi. Questa è una visione che non si basa su atteggiamenti ideologici, ma su dati concreti di realtà ormai affermate nel mondo del turismo e dello sviluppo territoriale. E allora avanti con il progetto delle Terme, un progetto di qualità e di piena valorizzazione economica e umana.