AGUZZI E LA MACCHINA DEL TEMPO

Chiediamo al sindaco di scendere dalla macchina del tempo e di ritornare dal passato al presente: la campagna elettorale è finita. Basta fare proclami sui “fatti” di questa giunta. Al contrario di quello che dice, i progetti su cui sta lavorando sono in alto mare (alcuni di questi fortunatamente!): pista dell’aeroporto, il nuovo “ammasso cubico” alle terme, opere accessorie dell’autostrada, l’utilizzo della caserma, lo sviluppo dell’ex zuccherificio. Ma non dimentichiamo il tanto annunciato parco cittadino del vallato, la nuova piscina, l’interquartieri. Oltretutto i comuni denominatori dei progetti (e non “fatti”) annunciati da Aguzzi sono: cementificazione spinta, aumento del traffico, creazione di centri commerciali per il potenziamento della distribuzione, di fronte a una domanda in agonia. Proprio tutto quello che non serve più a Fano e all’economia locale. Ciò la renderebbe veramente una città di serie B. In questo caso è bene che il sindaco sposti la manopola della macchina del tempo verso il futuro: ricerca per nuovi stili di sviluppo e per prodotti innovativi, potenziamento del turismo di qualità, realizzazione di nuove modalità di viabilità. Ma non abbiamo la pretesa di avere la soluzione a tutti i problemi. Pretesa che sembra avere la giunta comunale. Quando, purtroppo, nessun progetto annunciato si basa su studi di analisi di sviluppo, di mercato e su piani industriali: non sappiamo su quali dati di previsioni di utenza la pista dell’aeroporto verrà asfaltata, le terme di Carignano cementificate, l’ex-zuccherificio rimodellato su basi prettamente commerciali. Forse quello che più serve, la “competenza” nello studio delle situazioni, è relegato all’ultimo posto.

Ma non pensiate che a sopperire a questa grave mancanza ci sia l’opera paternalistica e onnicomprensiva del nostro sindaco, che decide per “il bene della collettività”. Da come si può vedere, a Fano, ancora, decidono le lobby del mattone. Alla faccia dei sognatori e dell’amore per la propria città. A questo punto, occorre reagire. Il senso civico deve avere la meglio, manifestando il proprio malcontento in tutte le forme civili e democratiche possibili. Ne avremmo occasione nei prossimi giorni.

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