TERRENI AGRICOLI “Non è un bando per giovani..”

Grande enfasi era stata data da parte dell’assessore Severi, ad ottobre 2010, riguardo l’annuncio di un bando per giovani agricoltori per l’affitto di dieci anni di 9 terreni comunali. Poi è calato il silenzio fino a fine novembre, quando dopo lunga gestazione, è uscito il bando, che scadrà a febbraio. Come mai tanto attendere?

Qualcosa da nascondere? Qualche problema? Forse sì. Ve lo spieghiamo: siamo sicuri che questo bando si ritagli perfettamente affinché siano i giovani ad usufruirne?

A parte il titolo “Avviso per la formazione di graduatorie per l’ammissione di giovani agricoltori all’assegnazione in affitto di n. 9 terreni agricoli comunali”, già tra i requisiti ci si accorge che essere “giovani” non è condizione necessaria per avvalersi dei terreni.

Tra i criteri che concorrono all’elaborazione delle graduatorie, l’essere giovani può far acquisire un punteggio che va da 0 a 35 punti. Rispetto a un totale, aggiungendo il contributo di altri parametri (micro o macrofiliera, agricoltura biologica ed altro) di 100 punti. Oltretutto non è così immediata l’applicazione della coltura biologica: i terreni, essendo stati coltivati fino ad ora in maniera convenzionale, per diventare “biologici” devono per almeno 2 anni essere coltivati senza trattamenti chimici (periodo di conversione) e dal 3° anno si possono considerare tali. Inoltre devono essere lontani da fonti di inquinamento come industrie, autostrade, strade molto trafficate, discariche, ecc. I terreni n° 1, 4 e 9 non rientrano sicuramente tra questi criteri. Quindi 3 terreni non possono essere biologici e gli altri per un terzo del tempo di durata del contratto non possono essere considerati tali. Sicuramente chi parteciperà alla gara non si impegnerà ad effettuare questo tipo di coltura, cosa che invece dovrebbe essere incentivata e che il bando, come è strutturato, sicuramente non facilita.
Ma l’effetto più deleterio per l’appetibilità dei terreni a giovani agricoltori è il canone di affitto: circa 250 euro all’ettaro, chiesti dal Comune. Il problema è che i terreni non hanno e non possono avere contributi europei (i cosiddetti PAC) che ridurrebbero i costi di gestione. Per la cifra indicata dal Comune non è più conveniente per un giovane investire in quel campo! La giusta cifra si dovrebbe, invece, aggirare attorno ai 100-150 euro all’ettaro. Inoltre per i terreni n° 1/5/6/7/8 bisogna riconoscere varie somme ai precedenti affittuari che vanno da 450€ a 2.000€, altro fattore che terrà lontano i giovani.

E’ fuorviante l’Assessore Severi quando dice che “Se il canone era vantaggioso a suo tempo (quando era stato fatto il protocollo di intesa tra Comune ed Associazioni di impresa, alcuni anni fa) oggi lo è ancora di più”. Lavorando in banca, dovrebbe conoscere le difficoltà che hanno gli agricoltori, specialmente in quest’ultimo periodo: sempre più abbandonano i loro poderi o addirittura cedono alle lusinghe di chi propone loro di installare pannelli fotovoltaici sulle aree coltivabili.

Infine va ricordato che le attuali normative sull’affitto dei terreni agricoli prevedono il diritto di prelazione a favore dei vicini.

Siamo sicuri che questo sia un bando per giovani? O forse per le solite persone?

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