LE BUGIE SULLA PADALINO HANNO LE GAMBE CORTE

Abbiamo in questi giorni atteso parole di ragionevolezza sulla questione Padalino da parte dell’amministrazione. Ma nulla è stato fatto in questa direzione. E allora è bene svelare le incongruenze che il Comune ha al suo interno, analizzando le parole dell’assessore Severi nel consiglio comunale di due settimane fa,  in occasione della delibera sulle alienazioni legate alla vendita del complesso S.Arcangelo. In primo luogo Severi ha detto che la decisione di vendere e trasferire la Padalino nelle nuove scuole di Cuccurano e Bellocchi nasceva dal fatto che i Servizi Educativi avevano comunicato all’amministrazione che la maggior parte degli alunni della scuola in questione vengono da zone periferiche della città. Falso! In questi giorni i Servizi Educativi stanno chiedendo la statistica esatta delle provenienze degli alunni alla segreteria della scuola stessa. Come potevano fornire dati esatti due settimane fa?

Per di più dai dati che sono stati comunicati dall’Istituto, si evince che solo il 29% su un totale di 458 alunni viene da fuori. Da rimarcare anche il fatto che la scuola Nuti e quella di Lucrezia, le più periferiche, quelle che dovrebbero accogliere gli alunni delle sedi delle nuove scuole, sono quelle con meno alunni dalle frazioni esterne del Comune: forse è l’offerta formativa che spinge molte famiglie a scegliere una scuola rispetto ad un’altra, non la vicinanza da casa.

Severi si è vestito anche da novello ambientalista: se i ragazzi che vengono da fuori non devono più arrivare in centro, si diminuirà il traffico verso la città e l’inquinamento. Falso! Centinaia di alunni arrivano in bici alla scuola e molti in autobus (cioè trasporto pubblico che abbatte il traffico totale). Forse la saggezza e la praticità nello sfruttare la mobilità leggera da parte dei ragazzi dovrebbe far arrossire la mentalità del “tutti in auto” di questa amministrazione.

Altro aspetto: la struttura fatiscente. A detta del Sindaco. Falso! In realtà solo alcune parti esterne sono da ristrutturare e con i 70 mila euro che oggi il Comune paga alla Curia per l’affitto annuale dei locali dove sono stati trasferiti i Servizi Educativi dal S.Arcangelo, si potrebbero mettere a posto le parti che necessitano di una ristrutturazione.

E per ultimo, lo svuotamento del centro storico. Chi vuole potrà andare a scuola in altre strutture nel centro. Falso! Rimane la Gandiglio per le scuole medie. Come potrà sopperire alle centinai di alunni in più che potrebbe avere? E non era lo stesso Aguzzi che si era opposto al trasferimento delle scuole dal centro alla zona dell’ex zuccherificio per non far morire il centro? Ora ha cambiato idea?

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