Avete mai sentito parlare del porto di Novara? Penso di no, perché Novara non si affaccia sul mare. Eppure, l’appalto per il desorbimento (cottura del sedimento eliminando le sostanze inquinanti) del porto di Fano, che l’assessore Cucuzza aveva promesso di far partire entro giugno, è stato dato nelle mani proprio di una ditta di Novara. Ma tale processo non è mai stato applicato in nessun porto italiano. Malgrado ciò l’assessorato e i suoi tecnici non hanno approfondito il tema, ritenendo che quella fosse l’unica ditta esistente che potesse realizzare questo processo. Ci sono bastati due giorni di ricerca su internet per analizzare la questione con altre due ditte e uno dei maggiori esperti dell’Università di Milano. Quello che è stato evidenziato è come il sistema sia abbastanza delicato e applicarlo ai porti italiani non è così immediato.
Eppure già il Comune di Fano ha fatto richiesta perchè il macchinario, dell’unica ditta che ha contattato, arrivi a Fano. Ma ha fatto anche un bando per cercare ditte per questo progetto. Ma allora a che serve il bando se è già stata ingaggiata l’impresa che farà il servizio? Se lo farà! Perché ci sono molti ostacoli burocratici che stanno rallentando il processo.
E allora, quando verrà risolto il problema del dragaggio che doveva partire entro giugno, come annunciato dalla Cucuzza? Forse ora si farà un primo minimo dragaggio all’imboccatura del porto e poi da settembre il desorbimento, che potrebbe durare molti mesi. Quando la poca certezza e la poca competenza caratterizzano le azioni della politica, rimane solo la speranza. Sì, la speranza che tutto vada per il meglio. Quindi, da bravi cittadini fanesi, ci auguriamo che questa nuova tecnologia possa essere realizzata. Purché siano garantite tutte le fasi dello smaltimento e gli eventuali composti tossici siano neutralizzati correttamente. Ma fino a quando dovremmo aspettare?
Che blog antico, alla faccia del popolo della rete.