Assessori: a chi rimane il cerino in mano?

Avete presente quando tutti devono fare scelte difficili e nessuno vuole rimanere con il cerino in mano? E’ questa la scenetta che si presenta alla città da parte della Giunta e del Sindaco: esso è disposto a diminuire il numero di assessori per abbattere i costi della politica locale, ma rimanda la decisione ai partiti di maggioranza, che dovrebbero togliere un assessore a testa.  Guarda caso la coalizione che ci rimetterebbe più di tutti, è la stessa che ha lanciato la proposta (l’Api con 2 assessori: chi mandare a casa, Del Vecchio o Silvestri?). Un rimpallo di responsabilità davvero imbarazzante. Ma non tutto torna, come vorrebbe il Sindaco. Vediamo perché. Ripartiamo da un punto della mozione di Stefanelli, che è stata proposta, anche questa, per diminuire il numero di assessori: “ portare il numero degli assessori a 6 come previsto dallo statuto” Qui, purtroppo il consigliere del Pd da letteralmente i numeri, perché l’art. 33 dello statuto comunale indica un numero massimo di 10 assessori. Ma Vista la Legge 191/2009 all’art. 2 comma 185, come modificata dalla Legge 42/2010, si pone, per le prossime elezioni comunali, un nuovo tetto massimo di consiglieri e assessori (per questi ultimi il numero è di 7). Per  rendere più stringente la legge, con un ulteriore abbassamento del numero di assessori (del 10% rispetto alla legge nazionale vigente e quindi arrivare a 6), “Fano a cinque stelle” ha depositato una proposta di cambio di statuto che si trova sul tavolo della Segreteria Generale: verrà discussa in consiglio comunale a breve. Ma, soprattutto, viene da sorridere quando Aguzzi dice che lavorerebbe bene anche con 7 assessori, anche se fino ad ora ha fatto un buon lavoro con 10. Alla faccia del tempismo e dei buoni propositi, caro sindaco. Poteva farlo prima! Vediamo se ha veramente il coraggio di recuperare il tempo perduto e di attuarlo già ora, come pare sia intenzionato. Ma non sfugga ai suoi doveri: lo Statuto comunale impone al Sindaco all’art. 32 sia la nomina degli assessori che la loro revoca. Caro Aguzzi, mai come adesso, si prenda le sue responsabilità e faccia smettere questo teatrino del “ cerino in mano”: scelga Lei i tre assessori da revocare!

Per chiudere il cerchio, le facciamo anche un’altra proposta (visto che ne ha la possibilità e il dovere): per abbattere in modo ancor più sostanziale i costi della politica locale, avvii la riduzione dei segretari a 2 solo per il Sindaco, dei Dirigenti a 8 (compresi il Direttore Generale e il Segretario Generale). Infine, porti le APO a 10. Vedrà, la cittadinanza apprezzerà la sua coerenza. Altrimenti, siamo alle solite parole buttate al vento.

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