Mentre nel nuovo bilancio comunale ci sarà un aumento della TIA (Tassa Igiene Ambientale) di 1 milione di euro e continuiamo a pagare l’ecotassa per non aver raggiunto la percentuale di raccolta differenziata prevista dalla legge, da più di un anno attendiamo la convocazione del consiglio monotematico sulla raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti a Fano. Per regolamento del consiglio comunale dovrebbe essere convocato al massimo venti giorni dopo la richiesta, che è avvenuta il 29 ottobre 2010. Avete letto bene: ottobre 2010! E’ passato un anno e mezzo. L’ex Presidente del consiglio Santorelli e ora Cavalieri hanno sempre glissato sull’argomento, dicendo che attendevano una risposta dalla Giunta. Ora siamo stanchi di aspettare: ci rivolgiamo, secondo i termini dello stesso regolamento, al Prefetto.  Vediamo come giudicherà l’accaduto e cosa potrà fare per accelerare questo iter.

Inoltre, sempre il regolamento del consiglio comunale, prevede la pubblicazione del reddito e della situazione patrimoniale dei consiglieri sull’albo pretorio. Nel nostro Comune l’albo è on line sul sito internet del Comune. Ebbene nulla è stato fatto di tutto questo. La scusa addotta è quella di chiedere il permesso ai consiglieri per una loro liberatoria (richiesta mai arrivata, oltretutto). Ma il regolamento parla chiaro: nessuno liberatoria è prevista. Un atto di trasparenza palesemente violato. Di che cosa devono aver paura i consiglieri nel rendere pubblici i propri redditi? Anche questa problematica è stata sottoposta al giudizio del Prefetto.

1 commento su “ANDIAMO DAL PREFETTO”
  1. Certo che se anche a Fano bisogna ricorrere ai Prefetti per far applicare le leggi, siamo a posto! Ma i “cittadini Fanesi”non si indignano? Perchè ? Collusi o soltanto assuefatti?

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