LA GIUNTA DEL FARE… CONFUSIONE!

Come mai a Montemaggiore c’è la raccolta differenziata porta a porta per organico, carta, metalli, plastica e indifferenziato, a  Calcinelli organico e indifferenziato, a Bellocchi carta, organico e indifferenziato? A Fano? Dipende dai quartieri. Eppure è sempre Aset che gestisce la raccolta. Il perché è semplice: ogni Comune decide come operare la raccolta differenziata.  Tanto che S. Ippolito (servito sempre da Aset) ha raggiunto il 78% della differenziata. Un risultato eclatante, anche perché la bolletta per i cittadini non è aumentata, non viene più pagata l’ecotassa e il 78% dei rifiuti non va più in discarica (con beneficio ambientale ed economico). A Fano la giunta ha deciso di non applicare la raccolta porta a porta in modo uniforme e rapido per non far aumentare la bolletta. A questo punto o è bugiardo il sindaco di S.Ippolito, o sono degli incompetenti quella della Giunta comunale fanese. Propendiamo per la seconda ipotesi, per diversi motivi. Il primo: l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata non verrà raggiunto, come nei programmi, entro il 2012 (siamo miseramente al 49%). Facendoci pagare un anno in più di ecotassa (900 mila euro). Il presidente dell’Aset, Mattioli, per sorreggere il “moccolo” all’amministrazione comunale, ha detto che “già” nel 2013 raggiungeremo il 65%. Ma come? Se il programma prevedeva il 2012, come può usare quel “già”? Siamo alle comiche. Da aggiungere, la raccolta differenziata porta a porta della carta non ci sarà più, ma verranno messi dei cassonetti nelle strade, per rendere “meno impegnativo” per le famiglie il conferimento. Qui siamo all’assurdo: la raccolta porta porta non è il sistema meno impegnativo in assoluto per l’utente? Ti vengono a prendere la carta a casa! E con quale spreco, dopo aver acquistato e distribuito le vaschette per la carta e aver acquistato i camioncini per la raccolta, ora si passa a un altro metodo di raccolta? Oltretutto il porta a porta permette una selezione migliore (i cittadini sono controllati famiglia per famiglia) e più remuneratività (il materiale con poche impurità viene pagato di più dai consorzi di riciclo), mentre il cassonetto no (tutti buttano in modo anonimo, con meno cura nella selezione della carta idonea). In questo modo la gente non viene educata alla raccolta differenziata, ma lasciata in balia di regole astruse e non uniformi. Chi redige i progetti e realizza i programmi, vuole seriamente far rimanere invariata la bolletta e raggiungere il 65% della raccolta differenziata? Pare proprio di no. E’ ora che chi ha delle responsabilità si faccia da parte: soprattutto la Giunta con il Sindaco in testa.

2 commenti a “LA GIUNTA DEL FARE… CONFUSIONE!”
  1. Sembrate le “Giovanni Marmotte”
    Fate un corso di sopravvivenza collettivo, forse riuscirete ad essere più incisivi.

  2. Bne… Certo che ci sopravvaluti, le Giovani Marmotte avevano molte carte in più di noi, ad esempio avevano un manuale e quello purtroppo ci manca, se ci fosse la formula per risolvere i problemi non staremmo qui a parlarne, non ti sembra? E poi, se non altro per definizione, loro erano “giovani”, noi i giovani li cerchiamo invece, per coinvolgerli nei fatti che li riguardano in prima persona perchè vedi, tu hai ragione, Andrew, che ci occupiamo di “sopravvivenza” ma essenzialmente è quella di tutti che ci preme, non la nostra in particolare, quindi direi che il corso di cui parli dovremmo farlo un po’ tutti, allora sì che saremmo tutti molto più incisivi nel contribuire a cambiare la mentalità che c’è alla base della gestione della “cosa pubblica”.

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