I nodi sono venuti al pettine. E il barbiere è la Corte dei Conti. E’ questo il risultato finale della diatriba tra Comune e Ministero dell’Economia. Quest’ultimo ritiene conclusa la verifica amministrativa contabile effettuata nei confronti del Comune di Fano, constatando 24 irregolarità nel 2007. Di queste 24 irregolarità ben 12 non solo non sono state normalizzate ma il Comune non ha ancora provveduto ad attivare le procedure di recupero o quanto meno ad assumere gli opportuni provvedimenti cautelativi (messa in mora) con tutte le possibili conseguenze di decorso del termine prescrizionale. In altre parole il Comune sembra voler far scadere i termini per arrivare alla prescrizione. Di questo, testuali parole, il Ministero ne rimane “sorpreso”, visto che l’eventuale inerzia del Comune potrà condurre ad una possibile sentenza da parte della Corte dei Conti per danno erariale. La stessa Corte, a questo punto, diviene l’ultimo passo prima della possibile condanna del Comune. Giusto per capire di cosa parliamo, le irregolarità vanno:
- dall’illegittime assunzioni a tempo determinato;
- alla indebita erogazione di compensi al personale;
- alla illegittima corresponsione al personale dirigente di emolumenti (diritto di rogito);
- irregolarità varie per quanto riguarda il conferimento degli incarichi di consulenza;
- all’illegittimo aumento del compenso non giustificato da un ampliamento dell’oggetto dell’incarico;
- all’illegittima erogazione ai componenti del consiglio di amministrazione di ASET di un rimborso forfettario.
Tutte queste irregolarità non sono altro che soldi usciti dalle casse comunali ma che non dovevano uscire. Per questo è stata interessata la Corte dei Conti.
E non siamo così convinti della risoluzione completa, come Serfilippi vorrebbe far credere, della problematica legata al fondo premi per i dipendenti comunali. La relazione del Ministero cita testualmente, a tal riguardo: “I dubbi interpretativi che connotano la fattispecie consigliano la rimessione della stessa alla prudente interpretazione della Corte dei Conti”, confermando l’errata quantificazione del fondo e, quindi, l’impossibilità, per i dipendenti, di percepire i mancati crediti, non messi a bilancio.
A noi non resta che presentare un’interrogazione urgente per conoscere le intenzioni sul da farsi da parte del Sindaco e della Giunta.