Basta andare all’ufficio mobilità urbana e traffico per richiedere permessi, documenti, informazioni, fare segnalazioni da parte dei cittadini, anche disabili. Anzi proprio loro lo frequentano assiduamente per le evidenti necessità di una mobilità che sia fatta a loro misura, in città. Peccato che però l’ufficio è stato trasferito da molti mesi in via Rainerio, nei locali di Palazzo Gabuccini ai piani alti, purtroppo irraggiungibili da molti disabili. Per un semplice motivo: l’ascensore/montacarichi è troppo piccolo per fare entrare una carrozzella. In più il campanello per suonare all’ufficio è troppo in alto e irraggiungibile, sempre per chi è seduto in carrozzella (vedi video). Eppure proprio lì il Comune ha trasferito, dai locali di corso Matteotti, questo ufficio spendendo 30 mila euro, proprio lì ha installato l’ascensore. Una specie, in realtà, di montacarichi che, beffa delle beffe, per essere azionato ha bisogno di una persona che tenga premuto il pulsante di chiamata finchè la cabina non è arrivata al piano. E una volta dentro, occorre ugualmente tenere premuto in continuo il pulsante del piano desiderato, fino all’arrivo.
Ora sorgono due domande. Ma con che razza di programmazione scriteriata la nostra amministrazione agisce e trasferisce gli uffici comunali? Appositamente per creare barriere architettoniche?
Vogliamo proporre, però, due soluzioni. La prima, la più netta: trasferire questo importante ufficio in locali dove non esistano barriere architettoniche. La seconda, più complessa ma attuabile e a minori costi: fare sì che i disabili abbiano un front office per la mobilità in un ufficio senza barriere, anche se non competente direttamente per quella materia. Basterà poi inviare le richieste e le documentazioni via internet o fax all’ufficio competente che oggi sta nel Palazzo Gabuccini. Attraverso la stessa via telematica quest’ultimo ufficio rinvierà il materiale richiesto al primo ufficio. Un piccolo sforzo per un risultato di civiltà.