Il sindaco e lo strano caso del casello di Fenile

Molti personaggi politici si sono prodigati nel commentare le prescrizioni date dalla Sovraintendenza sulla irrealizzabilità del casello a Fenile. Peccato che nessuno abbia letto la lettera del Sovraintendente. Forse neanche il Sindaco, a quanto pare. Infatti egli stesso va a raccontare ai giornali e ai fanesi che con un colpo di magia cercherà di vincolare la zona del nuovo casello per evitare future speculazioni edilizie. Ma non dice che in realtà il Sovraintendente non vuole questo. Noi abbiamo la lettera. Vi riportiamo uno stralcio del parere finale: “Risulta difficile, se non privo di significato, esprimere indicazioni di modifica al progetto che ne possano consentire un più compatibile inserimento nel contesto paesaggistico tutelato. L’opzione “zero” (cioè non costruire il casello, n.d.r.) e/o la delocalizzazione dell’opera in un ambito di paesaggio non tutelato, soprattutto in virtù di osservazioni fatte in merito al sovradimensionamento delle strutture aggiuntive e compensative proposte […], appaiono l’unica alternativa che possa salvaguardare il delicato equilibrio dell’area […]” Altro che vincolare l’area da strutture edilizie future. Il Sovraintendente boccia in pieno il casello e le strutture viarie annesse per quello che già sono! Una posizione netta e non negoziabile, come, al contrario, vuol far credere il Sindaco. Maestro nel minimizzare e nascondere i fatti. Un atto gravissimo di omissione nei confronti dei cittadini fanesi.

Ora che fare? Innanzi tutto, secondo noi, bisognerebbe rispettare il parere della Sovraintendenza, anche se poi l’ultima parola spetta al Ministero. Infatti, come sempre accade in Italia, fatta la legge trovato l’inganno: nella fattispecie, fatta la legge si troverà sicuramente la scappatoia ad hoc. Un’ opera  edilizia altamente invasive esce dalla porta e probabilmente rientrerà dalla finestra, nonostante l’area in questione sia sottoposta a protezione assoluta grazie a una legge regionale e venga definita ricca di valore paesaggistico e turistico. Noi comunque siamo sicuri che ben altre siano le priorità della viabilità cittadina: invitiamo la società Autostrade e il Sindaco, ad impiegare parte dei circa 80 milioni di interventi strutturali compensativi a disposizione per il casello di Fenile e le bretelle, per la realizzazione  innanzitutto del secondo sospirato  e famigerato stralcio dell’interquartieri e poi del terzo stralcio  che completerebbe l’opera originale. Un modo per rispettare il paesaggio e dare degna conclusione a un progetto davvero utile che, mutilato dalla giunta Aguzzi, darebbe un sollievo al traffico che va da Fano a Pesaro.

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