Grazie alla collaborazione tra Aset Spa e Amministrazione Comunale di Fano, anche per il 2013 una parte dei nostri tributi, invece di essere utilizzata per la città, sarà dirottata verso altri lidi sotto forma di ecotassa. Questo perché anche per quest’anno non è previsto il raggiungimento del minimo di legge di raccolta differenziata, ferma al 49,63% a fine 2012, quando dovrebbe essere già al disopra del 65%.
Nonostante non si raggiungano i minimi di legge, i costi per la raccolta continuano a salire e di conseguenza continua a salire la tariffa di igiene ambientale. Tuttavia viene riconosciuto al Presidente di Aset Spa anche un’indennità di risultato. Rispetto all’anno 2010 si sono infatti consolidati, in competenza annuale 2013, circa 2,5 milioni di costi annui in più, a fronte di un esito di raccolta differenziata alquanto lontano dall’obiettivo di legge. Di fronte a questo risultato imbarazzante, la tariffa di igiene urbana si alzerà del 5% circa. La scusa è che occorre ampliare il porta a porta. Ma con che faccia ce lo chiedono dopo che il raggiungimento della percentuale del 65% era programmato per il 2012? E considerando che città come Ancona hanno costi più bassi e risultati migliori dei nostri? Non dimentichiamo che la progettazione iniziale puntava al porta a porta completo. Oggi ci ritroviamo con una strategia mista (porta a porta e isole ecologiche) che non ha portato i risultati sperati. La gestione Aset SPA sembra sempre più la guida a vista di una nave in completa balia di una tempesta. E vogliono anche un aumento! Bella faccia tosta.