Di fronte ai tempi magri e alle minori entrate statali, le parole di Santorelli sul bilancio di previsione 2013 sono commoventi “Abbiamo pertanto, settore per settore, assessore per assessore, agito su ogni singolo capitolo di bilancio, anche il più banale, adottando il principio del buon padre di famiglia, al fine di ridurre la spesa e di risparmiare il più possibile facendo rimanere inalterati i servizi essenziali.”
Ci chiediamo: ma questo non andrebbe sempre fatto, anche in tempi di vacche grasse? O tutto ciò sottintende che negli anni passati la Giunta comunale non ha agito come un buon padre di famiglia?
Nel dubbio non ci rimane che analizzare l’attuale bilancio di previsione. Più che gestito da un padre di famiglia, sembra essere fatto da un amministratore condominiale: far quadrare i conti, senza dare una propulsione a nessun settore. Questo lo si evince constatando che gli investimenti previsti nel piano triennale non potranno essere in buona parte attuati, poichè oltre il 60% delle entrate riguardano alienazioni di beni immobili di proprietà comunale. Data la difficoltà economica-finanziaria del Paese, riteniamo difficile che la vendita di tali immobili possa andare a buon fine. Occorre poi tener presente che, se la condanna subita in primo grado dal Comune di circa un milione e trecento mila euro, per un arbitrato a noi sfavorevole, dovesse essere confermata, essa dovrà essere finanziata con l’avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto 2012 e tale spesa inciderà negativamente sul patto di stabilità 2013. In poche parole, avremo meno spazio per compiere lavori di investimento per la città.
Per tale motivo chiediamo, e lo faremo anche in sede di Commissione e Consiglio Comunale, un maggiore sforzo alla Giunta Comunale per recuperare risorse finanziarie improduttive al fine di poterle destinare agli investimenti nel settore del turismo e della cultura, cercando di rendere Fano una città turisticamente accogliente e culturalmente appetibile: ecco una linea di propulsione da offrire alla nostra città. Inoltre, come segnale di cambio di visione e di progettazione futura, abbiamo presentato tre emendamenti per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole comunali: più efficienza e meno spese per l’elettricità.
Dal fronte del prelievo fiscale, anche per il 2013, ci sarà un aumento: si passerà da 358,46 euro pro capite a 386,38 euro pro capite. Questa tendenza la stiamo subendo dal 2010: in quell’anno la quota pro capite ammontava ad euro 312.
Infine un appunto sul metodo: per i prossimi bilanci, invitiamo la Giunta ad utilizzare una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della città, attraverso il Bilancio Partecipativo. Affinché tutti possano interagire e dialogare con le scelte dell’Amministrazione, per individuare le priorità nella realizzazione di nuovi servizi o opere pubbliche. Prima o poi il modo di fare politica in questa città dovrà cambiare.