Il decreto del fare sarà coperto anche da un aumento delle tasse su benzina e gasolio. Il Decreto, infatti, nei primi dieci anni dal 2013 al 2022, costa 607 milioni di euro, di cui 75 milioni nel 2014.
La maggior parte dei costi dovrebbe essere coperta dall’estensione della Robin tax (una tassa introdotta nel 2008 da Tremonti sulla valorizzazione automatica delle scorte petrolifere in base alla quale i petrolieri sono tenuti a far emergere la plusvalenza realizzata dagli stock comprati a basso prezzo da sottoporre poi all’Ires, ovvero l’imposta proporzionale sul reddito delle società, che risulta così maggiorata) e anche alle imprese energetiche minori, con ricavi superiori a 3 milioni e reddito imponibile superiore a 300mila euro, che dovrebbe portare nelle casse pubbliche 150 milioni di euro nel 2013 e 75 milioni dal 2016.
Sempre per coprire i costi del Decreto del fare sono previsti piccoli tagli anche per l’Otto per mille (che ammontano a 10 milioni per il 2014) e per le emittenti televisive (19 milioni per il 2013 e 7,4 milioni per il 2014). Di fronte a questa possibilità che si aumentino ancora le tasse su benzina e gasolio che cosa ne pensi? Scrivi un tuo commento.