Metà spesa del consiglio comunale

chilometriSapete per cosa si volatilizza circa la metà della spesa di un Consiglio Comunale? Per i rimborsi spesa chilometrici del sindaco e dei consiglieri comunali che sono residenti fuori dal Comune. O meglio detto “capoluogo di Comune”. Il che significa che chi non è residente dentro la città di Fano (vedi le frazioni di Marotta, Bellocchi-Falcineto o nel paese di Augusta, in Sicilia!) può chiedere il rimborso spesa del viaggio che lo porta da casa alla sede del Comune, per impegni istituzionali. E così circa mille euro a consiglio comunale se ne vanno via per i rimborsi di viaggio. Parliamo dei consiglieri Gresta, Santini, Sanchioni e Stefanelli provenienti dalla zona di Marotta. Parliamo del Sindaco che viene da Falcineto, in questo caso, quasi tutti i giorni. E infine di Oscardo Ferri, residente ad Augusta in Sicilia. Sono atti pubblici ai quali ci riferiamo. Quindi non è un’accusa personale la nostra. Oltretutto non stanno certo trasgredendo la legge. Ma un certo stile politico forse sì. Nessuno di loro è obbligato a fare il consigliere o il sindaco. Ognuno di noi, seduto nell’emiciclo comunale, ha messo in gioco tempo e passione per svolgere questo incarico. Anche sapendo che l’attività consiliare porta pochissimi soldi in tasca, discorso a parte per l’attività di sindaco. E’ quasi più una missione civica che ci spinge. Allora, perchè chiedere al Comune un rimborso che si aggira sui 3.700 euro annuali (Sindaco) perché si viene da Bellocchi-Falcineto e 500 euro annuali perché si abita nella zona di Marotta (consiglieri)? Ci pare una forzatura. I rimborsi possono avere un senso in grandi città come Roma e Milano, per chi vive nelle periferie e deve raggiungere il centro. Si fa tanto per portare avanti le istanze di Marotta, al fine di essere considerata parte integrante della città e poi, per i rimborsi, la si considera fuori territorio? Chi, tra i cittadini e lavoratori in aziende private o pubbliche, percepisce questo rimborso? Nessuno. Ancora ben più gravoso l’onere per il Comune nel caso del consigliere Oscardo Ferri (quasi 800 euro per ogni viaggio, tanto che in bilancio 2013 le risorse previste per rimborsi spesa sono passati da 3000 a 13000 euro) per le visite dalla Sicilia a Fano. Anche qui però un certo rigore politico vorrebbe che se con difficoltà si riesce a stare nella propria città per occuparsi dei problemi del territorio, si potrebbe anche cedere il posto a un altro consigliere ben più presente. Ma sono scelte che riguardano la propria sfera personale, in cui non vogliamo entrare.

Per questo, abbiamo una proposta che presenteremo tramite mozione, seguendo l’esperienza di altri Comuni: un nuovo regolamento che renda più restrittive le condizioni e le modalità di rimborso delle spese di viaggio sostenute dagli amministratori nelle ipotesi disciplinate dai commi 1 e 3 dell’art. 84 TUEL. Facendo in modo che per amministratori s’intendono: il Sindaco, gli Assessori, il Presidente del Consiglio Comunale, i Consiglieri Comunali; per “residenza” si intende il luogo in cui la persona ha la dimora abituale; per “capoluogo” si intende l’intero territorio del Comune di Fano, frazioni comprese. Fino ad Augusta non possiamo arrivare!

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