All’Assessore Luca Sefilippi la verità fa male, al punto da volerla negare. Da autentico sceriffo dell’Arzilla ha infatti messo una taglia sulle nostre teste, rei d’aver rivelato ai fanesi la verità sui miseri risultati finora raggiunti dal suo assessorato in merito al deprecabile stato in cui versano le acque fanesi (articolo di Serfilippi in fondo a questo testo). Anche in data 20 agosto, infatti, in quasi metà delle coste di Fano, era proibita la balneazione a causa dei liquami sversati dagli scolmatori. Per non parlare delle condizioni dell’Arzilla, dove ad un mese di distanza dalla tanto sbandierata “tolleranza zero“, l’assessore, per sua stessa ammissione, non è stato capace di cavare un ragno dal buco (colpa anche delle maledette sterpaglie, così dice). Non sapendo che pesci pigliare è costretto ad affidare alla stampa un comunicato in burocratese stretto, infarcito di “… stiamo facendo… stiamo chiedendo… stiamo monitorando… ecc ecc”. Peccato che le uniche affermazioni di atti compiuti annunciati da Serfilippi non trovino traccia agli atti, in pratica non c’è nulla dal punto di vista documentale: la polizia municipale non ha infatti chiesto al magistrato assolutamente alcuna autorizzazione e gli scarichi non sono stati affatto messi in sicurezza. Sono ancora lì, esattamente dov’erano prima, nello stesso identico stato di prima e nessuna traccia dei responsabili.
L’unica cosa che l’assessore ha fatto, è stata dimenticarsi di chiedere all’ARPAM un maggior numero di campionamenti sulle acque di balneazioni vicine alla foce dell’Arzilla. Così che per quasi 20 giorni (dal 5 al 26 agosto) non sapremo nulla circa la presenza di batteri fecali in quella zona, anche dopo forti piogge che possono aver portato batteri patogeni in maggiori quantità. Quindi, per quel tratto di costa, molto semplicemente niente analisi e ovviamente niente ordinanze di divieto di balneazione. Ecco cosa intende l’assessore per “mettere in sicurezza”. Per sapere come mai, fino ad ora, non sono mai state condotte indagini approfondite sull’Arzilla, gli consigliamo invece di interrogare sé stesso, visto che è assessore all’Ambiente già da diversi anni. Se ciò non gli fosse sufficiente, può sempre chiedere delucidazioni al suo principale, Aguzzi, visto che governa la città da quasi 10 anni. Noi e tutti i cittadini fanesi, infatti, vorremmo tanto sapere il perché di tanta sciatteria.
ecco il testo di Serfilippi
Relativamente alle accuse mosse dal Consigliere Comunale Hadar Omiccioli, vorrei in modo molto trasparente elencare cronologicamente quello che abbiamo fatto in questo mese. Il sopralluogo lungo il torrente Arzilla l’abbiamo effettuato il 23 luglio, con mille difficoltà in quanto la provincia non ha collaborato e ci siamo trovati a rovistare tra le sterpaglie. Le analisi effettuate da Arpam, lungo tutto il torrente, ci sono pervenute il 6 agosto e non hanno riscontrato grandi problemi se non in due scarichi di acque meteoriche dove i valori erano fuori norma. Dal 6 agosto l’ufficio ambiente si è subito attivato insieme ad Aset, uffici interni del Comune e Polizia Municipale per individuare la causa del problema. In questi giorni la polizia municipale sta chiedendo al Magistrato di poter entrare nelle abitazioni vicine agli scarichi per verificare chi si sia attaccato abusivamente. Nel frattempo in collaborazione con Aset abbiamo monitorato il torrente e messo in sicurezza tali scarichi, constatando che non esistono pericoli per i bagnanti. Tant’è vero che dal 23 luglio non abbiamo più effettuato ordinanze di divieto di balneazione sull’Arzilla. Aggiungo che queste indagini nella storia della città di Fano non le ha fatte nessuno, pertanto senza proclami cercheremo di andare fino in fondo, sperando di poter risolvere il problema definitivamente. Non capisco perché il consigliere Omiccioli non chiede spiegazioni alla Provincia, proprietaria del torrente e che ha autorizzato negli anni diversi scarichi industriali e che si ricorda di effettuare manutenzione straordinaria in prossimità delle elezioni e solo in una parte marginale del torrente.
Terminerei con una battuta: da sceriffo texano bandirei il consigliere Omiccioli con una taglia da 1 dollaro perché continua a dire inesattezze per un briciolo di visibilità!!