busPochi cittadini sanno che il Comune di Fano è uno dei più grandi proprietari immobiliari della Regione Marche. Dalle poche notizie che trapelano, pare possieda centinaia di ettari di terreno agricolo ed edificabile, svariate decine di immobili, spesso interi palazzi. Beni in gran parte derivati da lasciti ereditari e che, se ben amministrati, potrebbero rimpinguare le esangui riserve comunali, evitando di massacrare i cittadini di tasse. Possiede anche quote in importanti e strategiche società a partecipazione pubblica. Ma oggi, nonostante Santorelli and company si ostinino ad affermare il contrario, il livello delle imposte comunali è tra i più alti dell’intera provincia. E la giunta Aguzzi cosa fa? In tempo di vacche magre, non potendo continuare a utilizzare i fanesi come bancomat, ha deciso di svendere l’argenteria di famiglia, senza darne la minima informazione “reale” ai cittadini. Una di queste mosse “astute” è quella di vendere le quote in AMI (Azienda provinciale di trasporto pubblico). La motivazione? Quella di trovare soldi per chiudere le buche. Santorelli ha detto ai quattro venti che tanto vale vendere, visto che le azioni attuali non consentono al Comune di controllare e determinare le scelte dell’Azienda AMI (16% rispetto al 34% di Pesaro ed al 42% di Urbino). A questo punto scendiamo pure dal 16% al 5%, tanto non cambierebbe niente! Ovviamente questo è falso, perché il Comune di Fano perderebbe il rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione di AMI (Vice Presidente Vicario, come da Statuto), a favore del privato, che subentrerebbe con la quota del 10%, o forse di più. E addio peso politico e decisionale del Comune nel campo dei trasporti pubblici locali. E dal punto di vista degli immobili, stiamo assistendo anche qui a vendite su larga scala. Ma vi siete mai chiesti quanti terreni possiede il Comune di Fano? Quanti immobili? A chi sono affittati e, soprattutto, a quanto ammontano i canoni di locazione? Tutte informazioni che, a quanto pare, il Comune è obbligato a rendere pubbliche in forza del cosiddetto Decreto Trasparenza. Ma che il Sindaco Aguzzi, specializzato in strette di mano, pacche sulle spalle e comparsate ai compleanni di centenari, non ha ancora messo a disposizione dei cittadini. Attendendo risposte, visto che abbiamo depositato un’interrogazione a riguardo, invitiamo Aguzzi a far sapere ai fanesi quante sono e come sono gestite le proprietà comunali, perché tali beni appartengono ai fanesi e non certo ai politici! Per quanto, questi ultimi, si arroghino il diritto di disporne senza rendere conto a nessuno, quasi fosse roba loro.

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