Seppur malvolentieri, da qualche tempo a questa parte sul sito istituzionale del Comune di Fano sono stati pubblicati i dati relativi al patrimonio immobiliare posseduto. Come avevamo anticipato già diversi mesi fa, nonostante le recenti svendite, si tratta di un patrimonio tuttora impressionante, costituito da svariate centinaia di immobili e terreni disseminati un po’ ovunque che, se ben amministrate, potrebbe evitare ai cittadini fanesi di essere tartassati da imposte e addizionali comunali. Benché la giunta faccia finta di non saperlo, esse sono in assoluto tra le più alte dell’intera Provincia. Ma è ormai evidente a tutti che la buona amministrazione è andata ad abitare assai distante dalla nostra città. Ad esempio, è bene ricordare che, nonostante il decreto trasparenza obblighi le amministrazioni comunali a pubblicare i dati relativi agli immobili posseduti, comprensivi di canoni di locazione attivi o passivi, la giunta Aguzzi ha provveduto a rendere pubblici tali informazioni solo a seguito delle nostre sollecitazioni sugli organi di stampa e dai banchi del consiglio comunale. Una piccola soddisfazione, così che ora ogni cittadino potrà conoscere quante e quali sono le proprietà comunali, a chi sono locate e appurare la congruità dei relativi canoni di locazione. Noi l’abbiamo fatto e abbiamo scoperto che nonostante il Comune possieda centinaia e centinaia di immobili, è spesso costretto a “vivere in affitto”: risulta infatti che sia in affitto in numerosi immobili. Alla faccia della crisi che strozza le famiglie, si permetta ogni anno di pagare oltre 250 mila euro di affitti. Nonostante una parte del patrimonio immobiliare risulti sotto utilizzato o addirittura in completo stato d’abbandono, come ad esempio il caso dell’ex caserma dei carabinieri sita in prossimità della stazione. Ci permettiamo quindi di rivolgere una proposta all’attivissimo assessore ai lavori pubblici Mauro Falcioni, che dopo aver promesso ai fanesi la realizzazione di un nuovo collettore fognario in Via Pisacane, il rifacimento del ponte del lido e chi più ne ha più ne metta, aggiunga alla lista dei sogni e delle promesse infrante il restauro dell’ex caserma dei carabinieri in modo da poter trasferire nei suoi 500 mq gli uffici attualmente stanziati in sedi periferiche il cui affitto ogni anno costa ai fanesi letteralmente un occhio della testa. Le casse comunali e i cittadini tutti ne avrebbero a ringraziare.