In questi giorni convulsi non passa giorno in cui il redivivo Carloni non dispensi alla popolazione fanese la novità della sua discesa in campo, associandola alla necessità di una rivoluzione di cui la città ha bisogno. Peccato che gli ingredienti di questo sconvolgimento la facciano sembrare più a una “rivoluzione all’amatriciana” che ad altro. Il perché è presto detto. La sua proposta si basa su due cardini: la difesa dell’ospedale Santa Croce di Fano e la lotta alla burocrazia. Vorremmo ricordare al consigliere regionale Carloni che queste sono state già due battaglie che il Movimento 5 stelle a Fano ha portato da molti anni e porterà avanti, con l’aiuto dei cittadini. Mentre il Signor Carloni sedeva beato negli scranni del Consiglio Regionale avvallando il progetto dell’ospedale Unico, che avrebbe cancellato quello di Fano, noi raccoglievamo firme tra i cittadini e abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale a difesa del Santa Croce (chiaramente bocciata dalla parte politica di Carloni). Abbiamo organizzato, con il comitato a difesa dell’ospedale di Fano, numerose manifestazioni. Con che coraggio e con quale credibilità oggi Carloni si fa paladino del’ospedale di Fano?
Secondo aspetto: lotta alla burocrazia. Forse Carloni non sa che abbiamo indicato in consiglio comunale numerose proposte per far sì che le procedure fossero più trasparenti e snelle. Basti ricordare l’interrogazione dello scorso marzo per rendere lo sportello unico delle attività produttive più efficiente e dotato di tecnologie degne di questo nome.
E diciamo a Carloni che nel programma presentato a novembre 2013 da parte del Movimento 5 stelle il tema della lotta alla burocrazia viene affrontato in diverse fasi tutte concatenate: confronto con le associazioni di categoria coinvolte per individuare i nodi fondamentali da aggredire (aspetto solo parzialmente affrontato dall’attuale amministrazione), revisione dei regolamenti, mettere le persone giuste al posto giusto all’interno degli uffici comunali, dotare le strutture comunali coinvolte delle tecnologie e degli strumenti adeguati per svolgere in brevissimo tempo pratiche ed essere in collegamento diretto tra loro e con gli altri enti.
Dopo tutto ciò, che dire? Caro Carloni, la rivoluzione che vuole portare a Fano è un pastrocchio di idee copiate. Solo che a Lei manca la credibilità di poterle realizzare. Dalla nostra abbiamo la libertà di affrontarle in modo libero da poteri forti e da interessi particolari, con un marchio di fabbrica fondamentale: la coerenza e la trasparenza. Cose che non si vendono e non si comprano al mercato delle promesse elettorali dell’ultimo minuto.