Il Sindaco Aguzzi si cimenta in esercizi di finanza creativa alla “Tremonti dei poveri” per far credere ai fanesi che sia indispensabile, per far quadrare il bilancio comunale, l’approvazione della fusione Aset spa/Aset holding prima della sua prossima definitiva dipartita dagli uffici di via San Francesco. Ma i cittadini non ci cascano e sanno che il milione di euro di risparmio per minori accantonamenti ai fondi obbligatori, di cui parla il sindaco, andranno ad incidere eventualmente sul bilancio della nuova Aset. Mentre ci saranno sicuramente dei costi amministrativi connessi alla fusione, che sembrano ammontare intorno ai 500.000 Euro. Ma tutto questo non si riversa nel bilancio del Comune.
Noi crediamo che l’unico motivo per cui il Sindaco ha tanta fretta di chiudere la fusione Aset è perché vuole nominare i vertici della nuova società prima della scadenza del suo mandato, ben sapendo che nessuno dei suoi amici di partito o di coalizione ha qualche speranza di fare parte della prossima amministrazione comunale. All’aeroporto addirittura vuole rinnovare la convenzione con la Fanum Fortunae, amministrata da Santorelli (cugino dell’attuale assessore della giunta Aguzzi), quando mancano ancora quasi due anni alla scadenza, e senza gara. Il sindaco ci sembra Umberto II di Savoia, che sul predellino dell’aereo che lo portava all’esilio di Cascais, nominava gli ultimi nobili prima della fine della monarchia.
Noi, di certo, non staremo fermi. Approfondiremo i documenti, daremo battaglia in consiglio comunale e avanzeremo le nostre proposte di Azienda Speciale per Aset e per una gestione dei servizi dell’aeroporto, con l’uscita del Comune, da parte di un consorzio di società private e associazioni.