Torna a parlare l’artefice della variante degli appartamenti sopra l’Anfiteatro Romano.
Che bello, tanti nuovi palazzi e grattacieli a Fano! Questa è l’idea che ha Carnaroli dello sviluppo della nostra città. E siccome Carnaroli è con Seri, anche il candidato sindaco del centro sinistra si adeguerà a questa visione. Si perchè apprendiamo che il nuovo responsabile dell’Urbanistica regionale, il Dott. Carnaroli, propone sì consumo zero del territorio, ma con lo sviluppo verticale delle costruzioni recuperate e ristrutturate. Cioè, con 6000 appartamenti sfitti a Fano, si sente la necessità di fare altri appartamenti in verticale, concedendo nuova cubatura. Ci appare una visione miope. Oltretutto facendo aumentare la concentrazione di persone in zone limitate della città ed essendo le strade sempre le stesse, si andrà ad aggravare ancor più la pressione del traffico. Non solo, anche la ricettività fognaria ne risentirà.
La nostra visione è un’altra. Quando parliamo di recupero e di interventi nel campo del risparmio energetico, parliamo di mettere in moto professionalità, tecnologie e soluzioni sulle costruzioni esistenti, limitando al massimo nuova cubatura. Se non in casi circoscritti e vincolati ad interventi di elevatissima efficienza energetica (come ad esempio fa la Regione Trentino-Alto Adige) e con particolare attenzione a non aumentare il carico urbanistico delle zone stesse. Anche in economia il dott. Carnaroli non brilla. Aumentando l’offerta (anche in verticale) di appartamenti in città, si deprezzano gli attuali sfitti che rischiano di andare in degrado, con danno economico di tanti piccoli proprietari.
Su una cosa concordiamo con Carnaroli, quando oggi ammette che il suo piano regolatore era sovradimensionato e da rivedere. Avesse ascoltato chi glielo diceva allora, Fano non sarebbe oggi ridotta così