La nuova Giunta,dal momento del suo insediamento, ha più volte chiesto collaborazione all’opposizione. Cosa sta significando nella pratica tutto ciò?
Partiamo dai fatti per terminare ai fatti. La prima occasione concreta di apertura nei confronti della minoranza, il Sindaco e la maggioranza potevano averla da subito: eleggere in un ruolo di garanzia e di rappresentanza forte, quale la Presidenza del Consiglio, un membro dell’opposizione. Al contrario è stato eletto un politico parcheggiato in attesa dello scatto di carriera in Regione, per riconoscenza al bacino di voti portato in dote. Secondo: per caso la maggioranza ha aperto verso l’opposizione un tavolo di confronto attivo sulla realizzazione del bilancio che si dovrà approvare a fine mese? Magari avremmo potuto dare qualche buon consiglio sul taglio alle spese per non aumentare le tasse (saremo costretti a farlo con emendamenti nella discussione in Consiglio Comunale prevista per fine mese) e per mettere i soldi dove servono per lo sviluppo della città. Terzo: la riunione dei capigruppo organizzata in fretta e furia sulla sanità non ha prodotto ancora quel documento condiviso di cui tanto si è solo parlato, al punto che la sbandierata difesa del Santa Croce, portata avanti da Seri in campagna elettorale e non solo, si sta riducendo a una lotta tra chi vuole l’ospedale unico a Muraglia e chi a Chiaruccia. Quarto: gli agganci del nuovo esecutivo cittadino con la Regione e lo Stato avrebbero portato, sempre secondo Seri in campagna elettorale, grandi risorse e soluzioni ai problemi della città. Ci ritroviamo, invece ora, con la Regione che, contrariamente a quello che voleva Seri, spinge definitivamente verso l’ospedale unico (alla faccia della difesa del Santa Croce, visto che non ci sono i soldi). Infine, un Matteo Renzi che toglie più di 2 milioni al Comune di Fano con minori trasferimenti statali. Un successo di enormi proporzioni!
Il tutto nella cornice di un incontro tra Giunta comunale e regionale, dove tra Seri e Spacca vengono sanciti i nuovi “metodi di collaborazione” tra Regione e Comune. E le “soluzioni concrete” dove sono, a meno di un anno dal termine di questa legislatura regionale?
Invece di collaborazioni fattive, questa Giunta comunale sembra essere una vecchia riproposizione dei tavoli di concertazione e di facciata che la solita politica degli ultimi 40 anni ci ha regalato. Tavoli dove non c’è l’arrosto, ma solo tanto fumo. La nostra azione vuole invece essere precisa, puntuale, propositiva sui fatti e nelle soluzioni vere. Lo dimostreremo in Consiglio Comunale e non in tavoli inutili dove aleggiano solo slogan, che con la politica vera hanno poco a che fare. Se è ricercata la nostra collaborazione, questa ci sarà, nell’ottica di una reale alternativa a questo modo di far politica che ha solo finora incassato un gran numero di insuccessi.