GIUDICE DI PACE DA 110.000 EURO ALL’ANNO

giudice di paceCon placida noncuranza, qualche giorno fa il nostro Sindaco ha annunciato che il Giudice di Pace rimarrà a Fano. Grande vittoria! Peccato che questa azione costerà indirettamente alle casse comunali almeno 110.000 euro all’anno. Sì, perché servono tanti soldi per pagare gli stipendi a quattro dipendenti comunali, prelevati dai servizi amministrativi  degli uffici contratti, polizia amministrativa, ecologia urbana e lavori pubblici, e fatti atterrare negli uffici del Giudice di Pace. Sì, perché la nuova legge permette il mantenimento di questo servizio, solo nel caso in cui il Comune si sobbarca  tutte le spese. E’ vero che non verranno stanziati soldi in più per il servizio che queste persone svolgeranno, ma si tratta di togliere linfa vitale alla macchina comunale.

Perchè ci troveremo quattro persone in meno nei nostri uffici comunali, che soffrono già di carenza di organico, per un servizio, a questo punto, così importante? E’ come togliere acqua ad un assetato. E’ questa la famosa riorganizzazione degli uffici comunali che il Sindaco voleva fare?

Da non tralasciare il fatto che i locali destinati al Giudice di Pace, di proprietà comunale, se fossero stati liberati, avrebbero potuto essere oggetto di affitto, con un buon ricavo per le casse comunali. Non volendo farci mancare niente, anche gli strumenti e i materiali per gli uffici del Giudice di Pace saranno a carico del Comune.

Insomma, in questo periodo di gravi difficoltà amministrative, il Sindaco ritiene ancora opportuno sobbarcare i cittadini di un grave onere per questo servizio? Quanti sono i volumi di pratiche e di casi giudiziari che un Giudice di Pace a Fano porta a termine annualmente?

A questo punto, se si deve utilizzare il personale comunale in altre mansioni, non sarebbe meglio formare queste persone per aprire un ufficio Europa a sostegno, consulenza e redazione di piani rivolti ai privati e agli uffici comunali per attingere ai fondi Europei? Questo porterebbe sì un valore aggiunto all’amministrazione cittadina.

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