OSPEDALE UNICO E AZIENDA MARCHE NORD – LE ALTERNATIVE CI SONO

WCENTER 0WHCBHRLBM  -  ( Luca Toni - ospedale fano medicina 1.jpg )Sentiamo ripetere spesso che in assenza dell’Azienda Marche Nord e dell’ospedale unico, oggi gli ospedali di Pesaro e Fano potrebbero perdere i loro reparti di maggiore complessità  – come ad esempio ematologia – per arretrare a semplici presidi “di base” privi anche della rianimazione.

Questo accadrebbe a causa di nuovi Standard ospedalieri nazionali previsti nel Patto della Salute sancito poche settimane fa tra lo Stato e le Regioni che oggi sono chiamate a rispettarlo.

Ma cosa prevedono questi Standard ospedalieri che sembrano ridurre, sia pure solo parzialmente, quella autonomia organizzativa e legislativa sulla Tutela della salute che la Costituzione ha affidato alle Regioni?

Entrando nel merito degli Standard a noi sembra che anche in assenza dell’Azienda Marche nord i tre ospedali di Fano, Pesaro e Muraglia potrebbero costituire un presidio ospedaliero di 1° livello dotato di rianimazione e organizzato su tre sedi distaccate. Infatti quel tipo di presidio non deve necessariamente essere organizzato in un’unica sede, né tanto meno in azienda ospedaliera, come accade nella vicina Romagna.

D’altronde anche la legge statale prevede che più ospedali possono essere  accorpati per fini funzionali, e la stessa legge di Riordino del servizio sanitario delle Marche  afferma – fin dal 1996 – che la Giunta può disporre la gestione in comune di attività tecnico-amministrative.

L’allarmismo di chi decide scompare solo quando si parla di ospedale unico: su questo tema sembra incrollabile la serena certezza che non ci siano alternative ad un indebitamento per diversi milioni all’anno. Inutile la richiesta, proveniente da più parti, di un’analisi costi/benefici che prenda in seria considerazione anche la ristrutturazione degli ospedali esistenti. Inutile provare a capire la reale entità, durata e composizione dei mutui e dei canoni annuali previsti. E anche sulla localizzazione si taglia corto: questa volta per decidere il sito alternativo basterebbe l’ok dei sindaci di Pesaro e Fano invece dell’accordo con tutti i sindaci della provincia che fu necessario nel 2011.

L’urgenza con cui questa discussa classe dirigente manifesta il voler, a tutti i costi e nel più breve tempo possibile, costruire un nuovo ospedale, a ridosso delle imminenti elezioni regionali che potrebbero modificare gli equilibri esistenti, ci lascia francamente molto perplessi e sta destando non poca preoccupazione anche nell’opinione pubblica.

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