Da pochi giorni sono state depositate le linee programmatiche di mandato sulle quali l’amministrazione fanese ha intenzione di governare la città per i prossimi cinque anni. Ad un’attenta lettura, alcune cose ci sembrano apprezzabili, altre ci lasciano alquanto perplessi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni fatte nella recentissima campagna elettorale.
Concentrandoci, come dovrebbe sempre fare una seria opposizione, sui punti che riteniamo di criticità, ci viene da sottolineare la completa ed assoluta scomparsa di molte posizioni di SU schiacciata dalla, ahinoi, coerenza di un più forte PD che pare aver dettato gran parte della linea politica. Com’è possibile che assessori e consiglieri di SU (di cui una, tra l’altro, è esponente di Emergency) accettino di fatto un indebitamento occulto ventennale, unico modo per ottenere la costruzione di un nuovo ospedale, che potrebbe portare alla privatizzazione dei servizi sanitari? Infatti, con l’approvazione della mozione sfrontatamente intitolata “Per una sanità pubblica e di qualità”, al netto delle premesse astratte che la consigliera Luzi ci ha regalato in Consiglio Comunale nel tentativo di giustificare la malefatta, anche Sinistra Unita si è resa complice nell’accogliere con favore l’ospedale unico ponendo riserve solo sull’aspetto della localizzazione, che da sempre rappresenta lo specchietto per allodole con cui si cerca di distrarre l’opinione pubblica dai nodi veramente cruciali della questione: la mancanza di un’analisi costi-benefici che dimostri i reali vantaggi di costruire una nuova struttura e le forme di finanziamento dalla Regione. Come se non bastasse, in un’intervista al Carlino dell’8 agosto, Mascarin ha avuto la sfrontatezza di affermare che quella sull’ospedale è una “discussione accademica, perché non ci sono né le condizioni politiche né economiche per realizzarlo”, fingendo di ignorare quanto avvenuto una settimana prima in Consiglio anche con la sua complicità.
Ma non finisce qui. Come fa Sinistra Unita (e ci riferiamo alla sua natura non certo ideologica, ma a quella ambientalista che negli anni ha sviluppato progetti per la città che abbiamo condiviso) ad avallare l’idea della costruzione del secondo casello autostradale a Fenile, della realizzazione della pista in cemento dell’aeroporto, della cementificazione delle Terme di Carignano? Come fa un assessore all’ambiente a dire che Fano deve divenire virtuosa in fatto di raccolta differenziata, per evitare l’ecotassa salata a cui la città ad oggi non è mai riuscita a sottrarsi, senza specificare come intenda fare? Stessa trascuratezza per quanto riguarda la risoluzione dell’inquinamento marino, caso ancor più grave se si considera la vocazione turistica della nostra città. Ci si è forse accontentati di una sistemazione certa e comoda in part-time od il problema consiste nel fatto che fare opposizione dall’interno è cosa assolutamente impossibile se non controproducente? Quando si sta ai giochi, questa inevitabilmente è la sorte del giocatore più debole, che deve, per esempio, sopportare di buon grado le infiltrazioni massoniche in Fondazione Teatro di cui prima ci si augurava addirittura la chiusura per il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Forse sarebbe stato a questo punto più utile (e ci rivolgiamo agli elettori) sostenere un Sindaco che portasse avanti con convinzione queste posizioni, piuttosto che un consigliere (nominato assessore per il consenso ricevuto) che ora sembra essersi dimenticato gli importanti mandati per cui è stato eletto. Noi invece abbiamo memoria storica e nessuna intenzione di recedere dalle nostre posizioni. Se opposizione deve essere, perché questo è il ruolo che i cittadini hanno scelto per noi, che sia corretta, certo, ma coerente e convinta.