C’è chi è fermo (a sinistra o a destra) e chi è oltre.

InDesign001Ieri si è tenuto il Consiglio Comunale per l’approvazione delle linee guida per il governo della città dei prossimi 5 anni. Il M5S ha votato contro e alcuni dei motivi sono i seguenti, tutti documentati e frutto di un attento studio dei documenti fornitici.

In relazione all’ospedale unico si parla solo ed unicamente della sua localizzazione, non un accenno alle tecniche finanziarie o alla volontà di convocare una Conferenza di Area Vasta per analizzare il problema. Lasciando aperta la strada a questa  costruzione, come si fa solo a pensare di poter riqualificare il Santa Croce, destinato a certa chiusura?

Per la questione dei rifiuti si accenna appena al mantenimento della gestione pubblica e non si parla per nulla della strategia rifiuti zero (anche se nel 2013 ben 1275 cittadini della provincia si erano espressi firmando una proposta di legge popolare e una mozione da noi proposta a tale riguardo è stata già approvata in Consiglio Comunale).

Per l’edilizia ci sarebbe da chiarire  il grande arcano per cui da un lato si afferma una progettazione territoriale a consumo zero, dall’altra ci si auspica di riuscire a dare impulso all’edilizia prevedendo agevolazioni sulle nuove edificazioni.

Si prevede una riduzione dei dirigenti con contestuale ampia istituzione di APO, andando così a perdere tutti i risparmi.

Non c’è alcuna indicazione di tagli alla spesa, ma ci si prefigura un eventuale aumento delle tasse in barba ai cittadini.

L’intervento dei privati viene invocato in merito alla gestione del patrimonio immobiliare, degli interventi per la Federiciana, dell’edilizia cimiteriale, della costruzione della nuova piscina, a decretare la morte di qualsiasi idea di “bene comune”.

Il “patto dei sindaci” è il grande assente: in effetti Fano vi ha aderito, ma ancora non ha redatto il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, in vista di ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020).

I punti relativi alla pista dell’aeroporto e le terme di Carignano sono stati espunti all’ultimo, probabilmente per un mancato accordo interno, per cui si evince che se c’è un problema, basta non parlarne per risolverlo, ma i progetti su terme ed aeroporto non si possono conoscere.

In ambito culturale, si prevede di finanziare il Festival Passaggi, alla sua seconda edizione, annoverato addirittura tra le eccellenze cittadine pluridecennali, quando  costituisce una vetrina non per la città, ma unicamente per la sinistra. E’ corretto che sia sostenuto da soldi pubblici?

Sorvoliamo sulla questione della Fondazione Teatro, che pur nel suo mancato corretto funzionamento, va preservata, secondo Seri, così com’è, perché costituisce, invece secondo noi, un luogo privilegiato per dare visibilità (e forse qualche spicciolo) ai noti nominati della politica.

Poco sulla partecipazione cittadina (molti tavoli di lavoro tra associazionismo e portatori di interesse), ma nullo il tentativo di attivare cittadini ora distanti da questi mondi. Il bilancio partecipativo è sparito insieme ai buoni propositi della campagna elettorale.

A chi poi ieri è stato tentato di innescare una polemica dai banchi della maggioranza, facendo leva sull’importanza dell’uso delle parole, tema che anche noi tra l’altro condividiamo, relativamente alle differenze di genere in “Fano città dei bambini e delle bambine”, vorremmo ricordare che questa dicitura l’avevamo già adottata nel nostro programma per le amministrative, cosa tutt’ora verificabile sul nostro sito www.fano5stelle.it.  Insomma, anche se è vero che le parole hanno la forza di cambiare il mondo, quando sono le stesse ripetute nel tempo, perdono di senso e forse sarebbe il caso di decidersi ad agire più che chiacchierare. Basta stare fermi (a sinistra o destra pare oggi ininfluente), abbiamo necessità di andare oltre.

Marta Ruggeri

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