Continuano a passare settimane, incontri, eventi, temi e ancora non si ha traccia del sindaco di Fano. O meglio, è sempre più evidente chi è la persona che dispone anche su Fano -o perlomeno che “comunica” le decisioni che altri prendono su Fano-, ma trattandosi di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, la doppia carica è incompatibile.
Alcuni esempi?
- Scuole: la stampa riporta che Matteo Ricci fa un regalo a Fano e propone l’apertura del Bienno dell’Istituto Agrario a Fano.
- Sanità: nel continuo siparietto e giochi di ruolo, tutti sappiamo chi ha la posizione forte e chi quella debole, e soprattutto cosa succederà se Massimo Seri continuerà a giocare in questo modo: l’ospedale si farà a Muraglia, nel dubbio interesse di Fano e di tutta la sua vallata, ma nel certo interesse di Pesaro che finalmente avrà il suo ospedale nuovo.
- Turismo, Cultura e Infrastrutture: nell’incontro a Canavaccio di domenica mattina “Treno, bici o bici-treno?” si è visto prima il solito Massimo Seri “illusionista” come solo lui sa fare addirittura ipotizzare che la ferrovia occorrerebbe farla “Fabriano-Urbino” -non si sa bene sulla base di cosa- e di triangolazioni con Pesaro, quando gli interventi che lo avevano preceduto avevano fortemente sottolineato il potenziale per Fano di diventare snodo di una infrastruttura di collegamento verso Urbino, e quindi l’importanza comunque di non mettere la parola fine sulla possibilità di ripristino. Tutto però è stato chiarito dall’arrivo del sindaco di Fano “in pectore” Matteo Ricci che come una visione è apparso, ha svelato che nella nostra Regione si lavorerà solo sull’alta velocità per mantenere le fermate a Pesaro e Ancona e che quindi l’asse di interesse è la Falconara-Orte. Tutto chiaro quindi: ecco da dove veniva Fabriano… Poi il sindaco “in pectore” ha anche detto che per la qualità della vita dei fanesi e della vallata fino a Fossombrone propone un bel parco nel sedime della ferrovia, con ciclabile annessa, se proprio vogliamo. L’importante è che quello che si farà sul sedime non contrasti con l’acquedotto che dovrà esserci costruito sotto, perché quello serve alla costa, soprattutto a Pesaro, aggiungiamo noi. Non è che poi lo userà Marche Multiservizi?
- Rilancio della città: ad oggi la giunta ha prodotto praticamente solo delibere su patrocini e simili o atti amministrativi dovuti. Nessuna decisione effettiva per la città, nessuna promessa attuata.
Quindi Fano e la sua vallata continuano ad essere privati di ogni potenziale e di ogni ricchezza, a favore di Pesaro. Noi vogliamo un sindaco per Fano, un sindaco che lotti strenuamente per la soluzione migliore del territorio di cui è responsabile, non un commissariamento di Pesaro.
- Se Fano avesse un sindaco, prenderebbe iniziative per una giusta distribuzione dell’offerta formativa e di tutti i servizi distribuiti e non aspetterebbe regali dall’ex presidente della provincia.
- Se Fano avesse un sindaco, lotterebbe per garantire la disponibilità di servizi sanitari a Fano e la sua vallata.
- Se Fano avesse un sindaco, farebbe di tutto per sfruttare appieno il potenziale in termini di mobilità, turismo e cultura che l’esistenza di una infrastruttura ferroviaria le dà, facendosi capofila di una nuova riflessione complessa che possa quantificare il valore in senso esteso di questo potenziale e valutarne la sostenibilità a medio e lungo termine, soprattutto evitando che questa possibilità venga chiusa per sempre per un interesse altro, con benefici principalmente a Pesaro e ai gestori (sempre più privati) del servizio idrico.
- Se Fano avesse un sindaco, farebbe delle delibere per attuare una idea per il rilancio della città e la piena valorizzazione del potenziale del territorio di Fano e della vallata del Metauro, agli albori certamente più ricco di quello di Pesaro e rispettiva vallata.
Ci vorrebbe davvero, un sindaco per Fano.