Apprendiamo da notizie di stampa dell’annuncio da parte del Presidente Russo Vladimir Putin di voler abbandonare il progetto South Stream, progetto in cui la Saipem aveva vinto una commessa da 2,4 miliardi di euro per la costruzione del primo tratto e la posa dei tubi sui fondali del Mar Nero. Proprio nella giornata di ieri si è verificato un crollo in Borsa delle quotazioni della Saipem di quasi l’11%, raggiungendo una quotazione che non vedeva dal Dicembre 2008 e perdendo il 50% del suo valore nel giro di dei mesi. Alcuni giornalisti del settore affermano che è una mossa per far perdere valore alla Saipem al fine di agevolarne l’acquisto da parte della Società Russa Rosnef.
Probabilmente quest’ultima è la lettura corretta sulla questione, poiché la perdita dell’appalto (ancora nella fase iniziale) in parte verrebbe compensato dalle clausole di protezione del contratto stipulato. Gli uffici di Fano, al momento, non dovrebbero subire grossi contraccolpi, visto anche che la Sede di Fano ha un portafoglio ordini abbastanza consistente. Ma il tutto fa presagire a una vendita della Saipem con forte riduzione del suo valore. Vista l’incertezza delle notizie che si susseguono l’On.le Andrea Cecconi contatterà gli altri parlamentari del territorio e chiederà ulteriori informazioni al Governo.