Ci risiamo: dopo aver sentito per anni l’ex Direttore Generale del Comune di Fano affermare che con le consulenze esterne in materia legale si contenevano le spese, adesso, in perfetta continuità con la vecchia amministrazione, il vicesindaco afferma che per contenere le spese legali bisogna affidarsi a dei consulenti esterni.
Per sovrappiù, alla faccia del tanto sbandierato taglio delle spese di consulenza, da quello che si evince, sarebbe intenzione dell’amministrazione affidarsi a ben due professionisti esterni, uno per l’area amministrativa, con un contratto della durata di tre anni, e uno per la parte civile, da scegliere di volta in volta da un’ apposito elenco di avvocati. Naturalmente tutto queste affermazioni non sono supportate da dati concreti, tanto che l’analisi dei documenti in nostro possesso non permette una valutazione complessiva dei costi-benefici di tali scelte.
Secondo noi, i costi legali si contengono prima di tutto con una minore litigiosità tra il Comune e i cittadini, poi ricostruendo un “Ufficio legale comunale” che manca ormai da diversi anni.
Ecco questo è il punto principale: perché non si costituisce un ufficio legale ben strutturato per aver la possibilità di internalizzare tale servizio nonostante nel Comune di Fano vi siano numerosi dipendenti laureati in giurisprudenza, i quali, almeno in alcuni casi, risulterebbero addirittura iscritti all’albo degli avvocati? Basterebbe solo regolarizzare il tutto disegnando un giusto percorso amministrativo, se del caso anche a mezzo di un concorso pubblico che permetta di assumere il miglior professionista su piazza con nomina dirigenziale, come recita la legge (con risorse economiche ottenute tagliando i costi di altre dirigenze meno importanti). Tale figura, all’occorrenza, potrebbe essere coadiuvata da personale altamente qualificato già regolarmente in servizio presso il Comune di Fano. Così ha fatto, ad esempio, San Benedetto del Tronto.
Ciò che occorre è solo la volontà politica per inquadrare nella giusta maniera le forze interne al Comune in un ottica di efficienza, efficacia ed economicità della macchina comunale.
Seri, invece, gli avvocati li andrà a cercare all’esterno, pagandoli lautamente per ogni loro servigio, alla faccia del taglio delle consulenze esterne.
E questo sarebbe governare una città da buon padre di famiglia? Quali sono le reali intenzioni della giunta sull’ufficio legale del comune?