IMU SU TERRENI AGRICOLI … credete ancora alla favola di Renzi che da quando c’è lui le tasse sono diminuite?
Leggiamo in questi giorni appelli da parte di tanti soggetti (Sindaci, Associazioni di categoria) contro l’abolizione dell’esenzione IMU sui terreni agricoli dei comuni ubicati ad un’altitudine inferiore a 600 metri (e superiore a 280 metri, al di sotto non c’erano esenzioni), ad eccezione di quelli di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, norma inserita nella L. 89/2014 che ha convertito il D.L. 66/2014 (quello dei famosi 80€).
Tanto per cambiare le maggiori proteste arrivano da persone vicine all’attuale maggioranza di Governo. Le riteniamo semplicemente lacrime di coccodrillo. Per molti sono semplicemente preparatorie alla prossima campagna elettorale regionale. Questa è l’ennesima bastonata nei confronti dei cittadini/sudditi da una parte si fanno annunci mirabolanti (80 €, riduzione delle tasse, ecc. ecc) e dall’altra si inseriscono norme per recuperare, con gli interessim quanto dato ed annunciato in pompa magna. Noi alle favole non crediamo più da un pezzo.
In queste ore il Consiglio dei Ministri ha varato un D.L. per prorogare il pagamento al 26 Gennaio 2015 (la proroga vale solo per coloro che hanno perso l’esenzione). Il Ministro si era impegnato nei giorni scorsi a rimodulare la norma, il Governo si è detto pronto a rivedere la tassa, riequilibrarla, rimodulare le esenzioni, le solite fandonie: la tassa ci sarà eccome. Inoltre i Comuni interessati dovranno versare allo Stato la parte della tassa che non riusciranno a riscuotere dai cittadini. Se una parte di questi non paga, l’ente locale deve integrare la differenza, in quanto è già stabilito l’importo che ogni Comune dovrà versare a prescindere dalla somme incassate. Un’assurdità!!!
A tale proposito alleghiamo gli importi previsti che i Comuni interessati della Provincia di Pesaro/Urbino devono versare al Ministero.
Il M5S tramite i suoi Senatori ha presentato tre emendamenti chiave alla Legge di Stabilità che in questi giorni è all’esame al Senato. Noi consideriamo questa tassa contraria alla ragione ed al buon senso. Ricordiamo che l’Art. 53 della Costituzione dispone che ciascun cittadino contribuisce alla spesa pubblica in base alle proprie capacità contributive, mentre l’IMU, in questo caso, viene modulato in base all’altitudine dei Comuni dove sono ubicati i terreni.
Inoltre viene violato lo Statuto del Contribuente, che sancisce l’obbligo per le disposizioni tributarie di rispettare precisi termini ai fini dell’efficacia.
Poi per non farci mancare niente nella nostra Regione gli agricoltori, oltre al problema IMU, hanno anche altri problemi come il mancato ricevimento del saldo dei contributi relativi ai Bandi PSR (Piani di Sviluppo Rurale) da parte della Regione Marche. Come suol dirsi piove sempre sul bagnato.