La delibera portata questa sera in consiglio era secondo noi impresentabile per vari motivi.
Anzitutto era camuffata da delibera con atti di indirizzo sulla fusione delle società partecipate ma in realtà era un atto in cui gli unici concetti che emergevano chiaramente erano quelli di “valide ragioni economiche” e “flessibilità finanziaria”.
E’ ora di finirla di considerare le società che gestiscono servizi pubblici a rilevanza economica a favore dei cittadini come un “bancomat” da utilizzare per coprire le inefficienze degli enti locali, perché tale pratica ha dirette conseguenze sulle tariffe dei servizi pagate dai cittadini, che aumentano o comunque non diminuiscono, rivelandosi una sorta di “tassazione occulta”.
Questo approccio di gestione degli utili è suicida e ai limiti della legalità.
- Abbiamo dubbi sulla legalità perché in sostanza è una forma di tassazione mascherata che ci sembra violi il principio costituzionale della progressività del prelievo.
- E’ suicida perché i comuni limitrofi non accetteranno ancora a lungo una cooperazione con una società di pubblici servizi che vesserà i propri cittadini a favore del comune di Fano che vuole produrre utili. Ed allora, quale sostenibilità avrà questa azienda?
Se questa giunta pensa di non essere in grado di far pareggiare il bilancio senza questo metodo illegale e suicida, lo dica chiaramente e abbia la decenza di dimettersi. Se non è così, lo dimostri blindando l’aset e rendendo non possibile la ridistribuzione degli utili. Solo così potremo garantire servizi di qualità a tariffe giuste.
Ma il motivo principale della nostra bocciatura resta che, non approvando la nostra proposta di creare un’Azienda Speciale, non è data non solo alcuna garanzia, ma nemmeno nessuna menzione alla volontà che la costituenda società sia a capitale completamente pubblico e che possa e voglia candidarsi come il nuovo gestore unico provinciale. Perché questo è il vero punto: ASET deve essere pronta –quando la normativa nazionale stringerà il laccio verso l’unico ente a livello provinciale- ad essere senza alcun dubbio la miglior scelta e l’unica possibile in quanto l’unica rispettosa dei referendum dei 2011. Se non lo sarà, finiremo in mano a HERA… ma sembra proprio che questa sia la vera volontà di questa giunta. E ci chiediamo: i consiglieri di maggioranza sanno cosa stanno votando, visto che molti di loro non intervengono nel dibattito consiliare?