La strategia di Seri che Pesaro abbia un nuovo ospedale con i soldi dei fanesi

TAGLI A SANITAIn campagna elettorale il Sindaco Seri si è fatto forte dell’intenzione di difendere il Santa Croce, salvo sottrarsi all’ultimo confronto con il nostro candidato – scrivono i consiglieri comunali Marta Ruggeri Roberta Ansuini e Hadar Omiccioli – proprio sulla questione Sanità, per motivi di “educazione, forma e gentilezza” a suo dire, che nascondevano, ora ne possiamo essere certi, la volontà di non prendere posizione in una fase così delicata, col rischio di perdere consensi.

Ad elezioni vinte, in Consiglio Comunale abbiamo cercato più volte di sollecitare un dibattito serio e documentato con i colleghi di maggioranza su questa tematica, ma è stato tutto inutile. Mozione sul “no all’ospedale unico” bocciata, anche se per tutti è agevole capire che mantenere in piedi questo progetto avrebbe (ed ha) voluto dire impoverire ancor di più il nostro ospedale di risorse indispensabili. Mozione ‘no al project financing’ bocciata, accettando di fatto l’idea che i cittadini contraggano un debito occulto di almeno 25 anni per la costruzione dell’ospedale unico, struttura non indispensabile per avere un buon servizio sanitario.

Mozione ‘salva ospedali’ bocciata, con la quale chiedevamo il ritiro della delibera con cui la Regione ha penalizzato la nostra Provincia, che già partiva svantaggiata, con un ulteriore taglio di posti letto, a buon senso inspiegabilmente bocciata, ma se pensiamo alle sovrapposizioni di persone, ruoli ed interessi che ci sono tra il Consiglio Comunale fanese e quello Regionale appare tutto più chiaro. Mozione per la ‘convocazione della Conferenza di Area Vasta’ bocciata, proposta avanzata perché tutti i Sindaci del territorio potessero prenderne parte e dire la loro, rifiutata per la troppa sicurezza del nostro Sindaco di essere tra le due città che avrebbero dovuto decidere tutto. Ora qual è la situazione? Anche i cittadini di Fano dovranno accollarsi le spese per vedere costruire il nuovo ospedale a Pesaro e contemporaneamente il Santa Croce, agonizzante, vedrà venirsi meno personale, macchinari, servizi.

Che altro si può aggiungere, oltre a chiedere al nostro primo cittadino di assumersi tutte le responsabilità sull’accaduto, che decretano la sconfitta delle sue strategie decantate più volte in Consiglio Comunale e tramite mass media? Se il fine era questo, forse chi ha dato fiducia a Seri ha sbagliato la scelta del Sindaco in quel fatidico 8 giugno in cui avremmo potuto cambiare le sorti della nostra città e non abbiamo avuto il coraggio di farlo.

Se questo progetto non verrà fermato quanto prima dal Sindaco Seri, in modo deciso e forte, non esiteremo a chiederne le dimissioni per l’incapacità di difendere il diritto alla salute dei suoi concittadini. Ora che a livello comunale l’errore di quella scelta è sotto gli occhi di tutti, almeno per le prossime elezioni regionali cerchiamo di non farci ingannare nuovamente da quanti fanno promesse, ma sono la causa dell’attuale disastro non solo, purtroppo, in fatto sanitario.

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