PER IL DRAGAGGIO DEL PORTO

dragaggio conf stampaEcco uno stralcio del documento che abbiamo presentato oggi in conferenza stampa:

interpelliamo il Sindaco e la Giunta per sapere:

  1. se ritengono urgente e di fondamentale importanza dotare il Comune di un proprio piano di gestione integrato dei sedimenti di escavo adeguato alle esigenze specifiche del porto di Fano e coerente con i regolamenti ambientali vigenti, che preveda in particolare:
  • l’avvio della procedura prevista dalla D.G.R. Marche del 23.02.2009 n. 255, allegato 3, per l’individuazione e la caratterizzazione di un’area dedicata di immersione a mare dei sedimenti di classe A non utilizzabili per il ripascimento delle spiagge a causa della eccessiva percentuale di frazione pelitica;
  • nelle more dell’ottenimento dell’autorizzazione di cui sopra, la stipula di una convenzione con l’Autorità Portuale di Ancona per l’utilizzo di una quota dell’area di immersione a mare individuata e caratterizzata a spese di quell’ente al largo di Ancona;
  • la valutazioni delle opzioni di recupero e riutilizzo dei sedimenti mediante appositi trattamenti, in ottemperanza di quanto consentito dall’art. 184-quater del D.Lgs. n. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e sulla base delle sperimentazioni effettuate a Ravenna con i progetti finanziati dal programma LIFE dell’Unione Europea COAST-BEST e SEDI-PORT-SIL;
  • un piano regolatore del porto che preveda quale priorità assoluta in qualsiasi intervento infrastrutturale all’interno dell’area portuale la realizzazione di una vasca di colmata idonea a servire alle esigenze di stoccaggio dei sedimenti di categoria B da dragare nel porto, non diversamente recuperabili e riutilizzabili;
  1. se sono state intraprese o si intendono intraprendere iniziative per quantificare in maniera scientifica il contributo del deflusso di fanghi in sospensione proveniente dal canale Albani alla formazione dei sedimenti pelitici portuali, e quali azioni ha intrapreso o intendere intraprendere il Comune per ridurre tale deflusso, incluse le iniziative nei confronti della società Enel Green Power che lo gestisce;

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