Seppur il Movimento 5 Stelle fanese abbia mantenuto sostanzialmente il dato positivo delle elezioni amministrative scorse, risultando una delle città d’Italia in cui la lista ha avuto un apprezzamento così ampio (27,92 per cento), ad allarmarci, in realtà, è il dato dell’astensione che intacca quasi il valore democratico del governo elettivo.
Sviluppando i numeri, un’astensione superiore per qualche decimo al 50 per cento e una vittoria per il 41,7 per cento della prima coalizione significano che il neoeletto Ceriscioli e il Pd governeranno con un avallo degli elettori di poco superiore al 20 per cento, cioè col consenso di un elettore su cinque. Alla luce delle prime dichiarazioni del Governatore e del Consigliere regionale Minardi, in particolare riguardanti la priorità dell’ospedale unico, vorremmo diffidare lui, il Pd e il nuovo governo regionale dal prendere decisioni non condivise che intacchino diritti costituzionali come quelli alla salute o altri aspetti decisivi della vita comunitaria come la tutela dell’ambiente, disponendo di fatto del consenso di una stretta minoranza di elettori.
Di sanità gli attuali vincitori non hanno mai parlato in campagna elettorale per non indispettire i cittadini, soprattutto di Fano e dell’entroterra, molto sensibili al tema sanitario. Ora invece, a poche ore dal voto, si rilancia con forza la scellerata idea dell’ospedale unico, come se fosse la panacea di tutti i mali, mentre, lo sappiamo bene, costituirà un fallimento completo come lo è stato in altre parti d’Italia ed all’estero. Con il project financing indebiteremo le generazioni future per almeno due decine d’anni, riducendo in modo certo i servizi sanitari per accrescere quelli non sanitari. Il territorio ha esigenza di avere una sanità di prossimità, in cui si investe in personale e macchinari, non in mura esterne che non risolveranno alcun problema, visto che questi possono essere affrontati solo con una intelligente ed efficiente riorganizzazione dei servizi. Se porteranno a termine progetti che rispondono a esigenze diverse da quelle di una sostenibile ed equa organizzazione dei servizi, noi del Movimento 5 Stelle, numerosi ormai nei Comuni ed entrati finalmente in Regione, saremo in prima fila come cittadini a difendere gli interessi della comunità locale e regionale contribuendo ad attivare i più virtuosi processi di partecipazione democratica che già in passato hanno bloccato il devastante progetto dell’ospedale unico a Fosso Sejore. Questo lo faremo non per curare gli interessi di una formazione o di una parte politica, bensì per risvegliare l’attenzione e la coscienza della maggioranza dei cittadini e mobilitarle nella difesa dei beni comuni. Il vero vincitore di queste elezioni è stato l’astensionismo, da oggi, come sempre e più di prima, siamo già al lavoro per restituire fiducia nella politica a chi pare averla persa.