La storia della Rincicotti & Orciani, già segnata da anomalie ancora non spiegate nella fase di acquisizione nel 2003, che hanno portato in questi anni prima il Comitato di Controllo dal 2011 e recentemente anche il Collegio dei Revisori (verbale 14 del 2015) a parlare di danno erariale, si arricchisce di nuovi punti oscuri anche nella fase dell’azione di responsabilità e conseguente arbitrato tra Aset S.p.A. e l’ex amministratore della Rincicotti e Orciani. La procedura arbitrale avviata a Febbraio 2013 infatti, invece di portare ad avere alcuni giudizi oggettivi sulla vicenda e l’auspicato risarcimento, è stata prematuramente interrotta da ASET S.p.A. stessa in Agosto, in maniera immotivata e incomprensibile, a pochi giorni dall’udienza finale.
Ieri sera la VII Commissione Permanente di Garanzia e Controllo ha iniziato a discuterne, con l’audizione del Dott. Giuseppe De Leo, invitato in quanto Presidente del Comitato di Controllo sulla partecipata Aset S.p.A. che tra il Dicembre 2010 e il Novembre 2012 ha approfondito la situazione della R&O. I numerosi atti prodotti dal Comitato di Controllo in quegli anni avevano rilevato una serie di anomalie, principalmente riassumibili nell’acquisto della società per 1.113.848 € nel 2003 e l’attestazione da parte della società di revisione Bompiani Audit della perdita di valore della società R&O già dal 2005, concretizzatasi nel completo azzeramento del patrimonio netto nel Bilancio di Esercizio 2007. Il Comitato di Controllo aveva quindi invitato il sindaco Aguzzi in data 08.03.2011 “a promuovere ogni azione ritenuta necessaria al fine di consentire la verifica di eventuali responsabilità che abbiano portato alla diversa valutazione economica della società R&O in sede di acquisizione con valutazione dei successivi comportamenti gestionali”, determinando quindi una serie di azioni a catena che avevano poi portato il CDA di Aset, con delibera 111 del 15.10.2012, a recepire l’invito del Comitato di Controllo e a conferire l’incarico all’ avv. Prof. Cassiani di “intraprendere un’azione di responsabilità nei confronti dell’ex amministratore della R&O e di quanti altri dovessero essere ritenuti responsabili”.
E’ stato così individuato un arbitro unico ed avviato il procedimento arbitrale, in cui gli avvocati delle due parti hanno prodotto una serie di memorie, l’ultima delle quali depositata dall’avvocato di ASET SpA Cassiani il 01 Agosto 2013, andando a replicare punto a punto alla memoria della parte avversaria. Inspiegabilmente il procedimento arbitrale viene interrotto prematuramente 8 giorni dopo, in data 09 Agosto 2013, con un accordo tra le parti che consisteva nella rinuncia al giudizio arbitrale e l’assegnazione di tutte le spese legali relative di entrambe le parti a carico di ASET S.p.A..
L’anomalia non consiste soltanto nel repentino cambio di strategia di ASET S.p.A. in una settimana, animata per anni da una volontà risarcitoria che cozza non poco con la scelta di non continuare l’arbitrato, ma anche nelle modalità della transazione, una strada intrapresa senza nessun documento che lo suffragasse. Non c’à infatti traccia né di delibera né di relazione tecnica o amministrativa che renda formalmente accettabile questa decisione, contraria anche al parere dell’avv. Cassiani stesso. Tutto si basa soltanto un documento risultante da una “Seduta informale” dei consiglieri di ASET.
Emerge quindi una contraddizione: da un lato si registrano tra il 2010 e il 2012 atti del Comune e della sua partecipata Aset Spa relativi mirati a “verificare le eventuali responsabilità”, dall’altro lato nel 2013 il risultato dell’azione di responsabilità conseguente è ridotto ad un non ben comprensibile “abbandono dell’arbitrato ed accollamento di tutti i costi” anticipato, repentino, immotivato e –in ultima analisi- deciso non si sa da chi e non ufficialmente.
Su questo principalmente si concentrerà la prossima commissione prevista su questo tema, domani giovedì 2 luglio, con l’audizione del Dirigente Amministrativo di Aset SpA, redattore della Relazione sull’esito del Giudizio Arbitrale consegnata all’allora Presidente del CDA Aset, che costituisce di fatto l’unico atto ufficiale di Aset SpA su questo esito, comunque redatto a posteriori.