Aset-Rincicotti: atti nulli?

sanatoriaDopo le due sedute di questi giorni ci sono non poche perplessità sulla storia della “Rincicotti e Orciani S.r.l” e sulle azioni fatte (o non fatte) negli anni a garanzia e controllo degli interessi del Comune: atti di dubbia validità, azioni ventilate ma mai intraprese, cambi di rotta non ancora ben spiegabili e accettazione di condizioni di accordo in ogni caso inspiegabili. La Commissione richiederà nuovi atti e nuovi incontri relativi alla “Rincicotti e Orciani S.r.l”, per sviscerare questi elementi emersi. In particolare:

  • Anzitutto, verificare la validità degli atti di transazione e di rinuncia dell’arbitrato relativo alla causa di risarcimento danni intentata da Aset Spa qualche mese prima contro il Sig. Rincicotti e la ditta Pulifox. Non solo per la tipologia e forma dell’atto (ovvero del documento risultante dalla “seduta informale” del Consiglio di Amministrazione di Aset del 07.08.2013) che incarica il Presidente a firmare un accordo. Al momento della stesura di questo documento (di per sé anomalo) ed anche dell’accordo transattivo stesso e del Verbale dell’Udienza con l’Arbitro Unico del 09.08.2013, è possibile che tutto il CDA fosse stato per legge già decaduto, inclusi il Presidente Mattioli ed il Vice-Presidente.
    Infatti il CDA, dopo la sua scadenza naturale, non era stato rinnovato e/o sostituito, per aspettare la fusione che sarebbe dovuta avvenire entro pochi mesi. Sembra che l’Assemblea dei Soci decretò una proroga per il CDA in vigore senza tener conto che la legge limitava la proroga a 45 giorni. In sostanza quindi, il CDA di Aset, ed in partocollare il Vice-Presidente, potrebbero aver firmato gli atti senza avere più ufficialmente alcun incarico in Aset. La successiva delibera del nuovo Consiglio di Amministrazione regolarmente in carica (nr 89 del 25.09.2013) ha solamente preso atto “dell’intervenuto accordo mediante procedimento arbitrale sottoscritto dalle parti” ma non lo ha ratificato, come osservato puntualmente dal dirigente comunale alle partecipate Dott. Pietro Celani.
  • Si è poi parlato della possibilità che vi sarebbe stata di intraprendere azioni di responsabilità per danni non solo nei confronti dell’ex amministratore della Rincicotti ma anche “di quanti dovessero essere ritentuti responsabili”, incluso coloro che hanno deciso l’acquisto della società per ben oltre un milione di Euro, acquisto definito in commissione dal dirigente comunale De Leo “quantomeno incauto”. Come mai ci si è concentrati solo su Rincicotti e si sono lasciati scadere i termini di legge per le azioni di responsabilità per danni collegate alla vicenda dell’acquisto, nonostante dai bilanci di Aset risultasse chiara e certificata dai revisori contabili la repentina perdita di valore dell’investimento?
  • Infine, verranno richiesti maggiori dettagli sull’arbitrato e la relativa transazione finale, sulle cui reali motivazioni non c’è chiarezza, oltre alle fatture relative alle prestazioni dell’avv. di Aset Spa prof. Cassiani, che sembrano attestarsi attorno ai Euro 28.000. Sommando tale importo alle parcelle dei legali e consulenti della controparte, le spese legali della transazione ammonterebbero ad un totale di circa Euro 70.000, che gli amministratori hanno convenuto di addebitare interamente a carico di ASET Spa.

Ad oggi si registra che a fronte di una società acquistata in maniera anomala da ASET Spa nel 2003 per oltre 1 milione di euro, svalutatasi completamente nei primi tre anni e con continui problemi di gestione, l’unica azione legale intrapresa con il fine di risarcimento di eventuali danni, si è conclusa senza giudizio e con un ulteriore costo per la cassa pubblica di circa 70 mila euro. La situazione è troppo assurda, per non continuare ad approfondire.

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