Accogliamo con soddisfazione gli esiti positivi della segnalazione che il 26 maggio inviammo alla Corecom, l’articolazione regionale dell’Autorità Garante delle Comunicazioni, che riguardava una serie di comunicati a firma dell’ufficio stampa del Comune di Fano, caratterizzati da toni celebrativi e promozionali nei confronti della Giunta e di suoi singoli esponenti, in piena campagna elettorale per le elezioni regionali.
L’Agcom ha infatti ritenuto che la pubblicazione sul sito del Comune dei comunicati da noi segnalati, eccetto uno, hanno violato l’art. 9 della L. 28/2000, che vieta in campagna elettorale a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
Quando, a giugno, abbiamo portato la questione in Consiglio Comunale, interrogando il Sindaco se non ritenesse di aver violato la legge a causa di una condotta, sotto il profilo comunicativo, quantomeno poco prudente, Seri aveva risposto – regalandoci anche buona dose di quella finta indignazione a cui ormai siamo abituati – che non si era verificata alcuna inosservanza delle regole e che “c’è uno stile nel fare le cose”.
Evidentemente lo stile del nostro Sindaco non è tanto piaciuto all’Agcom, che invece ha accolto le nostre perplessità e ha intimato al Comune di Fano di pubblicare per quindici giorni sulla home page del sito ufficiale “un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto” dalla legge “delle iniziative di comunicazione istituzionale oggetto della segnalazione” da noi inviata.
Per quanto ci riguarda, da una parte, possiamo solo esprimere l’imbarazzo, in quanto cittadini fanesi, di vivere in un Comune che non rispetta norme così banali e di buon senso; dall’altra, invece, ci chiediamo ancora una volta – anche a seguito degli altri avvenimenti di questi ultimi giorni – quale credibilità possano avere gli esponenti di questa Amministrazione quando straparlano di legalità e trasparenza, e quale funzione abbia l’apposito Assessorato se non è nemmeno in grado di prevenire situazioni di illegalità, così facilmente evitabili, come quella sanzionata dall’Agcom.