Se siete tra quelli che hanno votato per l’acqua pubblica al Referendum del 2011, Mercoledì 9 settembre in consiglio comunale c’è bisogno di voi!
L’acqua pubblica a Fano è sempre più a rischio, e la maggioranza sembra non aver alcuna intenzione di contrastare il disegno di privatizzazione in atto a livello regionale e nazionale.
Finora abbiamo sempre sentito dire al Sindaco che lui “manterrà l’acqua pubblica, a meno che non sia obbligato da qualche legge superiore”. Deve finire il tempo degli “a meno che”. Iniziamo a pensare che Massimo Seri la stia auspicando questa legge a livello superiore, che lo tolga dall’impiccio di essere il sindaco di uno degli ultimi baluardi dell’acqua pubblica, in una Regione dove il neo-presidente PD, ex sindaco di Pesaro, Ceriscioli e l’attuale sindaco di Pesaro, ex presidente della Provincia, Matteo Ricci, si augurano da anni che ASET capitoli e confluisca nella sempre più privata Marche Multi Servizi, come ribadito anche recentemente.
Adesso è arrivato il momento –e potrebbe essere una delle ultime occasioni- per il Comune di Fano di esprimere la sua posizione relativamente alla gestione del Servizio Idrico Integrato. Non dovrebbe forse essere Fano il comune condottiero nella battaglia per l’acqua pubblica, capace di rappresentare tutti quei cittadini e realtà che portano avanti da anni questa battaglia?
E invece no, la maggioranza fanese sembra non avere il coraggio nemmeno di scrivere nero su bianco, in maniera inequivocabile che Fano vuole la gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato. La maggioranza ha voluto infatti lasciare un’alternativa, indicando come modello di gestione auspicato quello in house, ma anche prevedendo in alternativa l’adozione di criteri concorrenziali –cioè la gara aperta al privato- che privilegino i gestori presenti sul territorio –cioè Marche Multi Servizi / Hera. Avevamo chiesto di eliminare dal documento questa alternativa, visto che si tratta di un atto che ha solo lo scopo di esprimere una posizione politica, ma questa unica richiesta non è stata accolta.
Se non è così, se davvero vuole lavorare per l’acqua pubblica, abbia il coraggio di aprire un nuovo corso, in una posizione di contrasto alla scelleratezza della privatizzazione dell’acqua (che ormai è palesemente nelle intenzioni del PD regionale e provinciale) e approvi il nostro testo: scriva a chiare lettere alla Regione e all’AATO che – in nome del Referendum del 2011- non ritiene accettabile nessun altro tipo di gestione dell’acqua se non quella completamente pubblica, e non cerchi di “dare un colpo al cerchio e uno alla botte“ inserendo anche possibili alternative che favoriscano Hera o qualunque altro gestore privato.
Venite in consiglio e aiutateci a dimostrare che su questo argomento i Fanesi esigono chiarezza!
I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – Fano
Roberta Ansuini
Hadar Omiccioli
Marta Ruggeri