Siamo davvero contenti che questi due mesi di travaglio abbiano portato ad un risultato: siamo riusciti a far scrivere nero su bianco a questa amministrazione che Fano non vuole alternative sulla gestione del Servizio Idrico Integrato completamente pubblica, che questa dovrebbe essere la scelta dell’Assemblea di Ambito Territoriale Ottimale e che, anche se questo non avvenisse, i Comuni possano scegliere autonomamente la loro strada.
Un cambio fondamentale quello proposto solo ieri sera in Consiglio dal sindaco Seri e che non era mai stato nemmeno ventilato come possibile dalla maggioranza finora: è stata eliminata l’alternativa –almeno per Fano- di ipotizzare l’aggiudicazione con criteri concorrenziali, cioè la gara aperta ai privati.
Ora la battaglia continua e siamo contenti che ci sia la possibilità di farla come consiglio comunale compatto, contro la linea della Regione. Purtroppo infatti il governatore Ceriscioli ha già dichiarato più volte che punta ad una gestione unica regionale da affidare ad Hera tramite Marche Multiservizi. Abbiamo chiesto di essere costantemente informati dal Sindaco sull’evoluzione di questa battaglia. Noi siamo pronti a fare di tutto per mantenere a Fano la gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato, siamo convinti che mantenere questi baluardi, a livello politico e amministrativo, sia anche la strada giusta per portare altri comuni della Provincia e della Regione alla ri-pubblicizzazione dell’acqua. Siamo convinti che ora stia anche ai cittadini ricordare alla Regione in ogni modo la loro volontà chiaramente espressa nel Referendum del 2011.
Certo, abbiamo accettato di concentrarci sul fulcro della questione e mettere in secondo piano alcune questioni comunque importanti, come quelle proposte dal Forum dei Beni Comuni, che verranno comunque portate all’AATO da altri Comuni. Ma siamo convinti che questo risultato non si sarebbe mai raggiunto senza la nostra perseveranza a non cedere su questo argomento, l’aut aut sull’eliminazione di quelle due righe sulle gare, la mobilitazione della cittadinanza richiesta e ottenuta (c’erano tanti cittadini ieri sera in consiglio) e la disponibilità al dialogo e alla flessibilità sulla forma e sulle singole parole.
Questa per noi oggi è una grande vittoria, per il nostro gruppo consiliare ma soprattutto per la città di Fano. Ora speriamo che questo discostarsi di Fano – terzo comune delle Marche- dalla linea dettata dal Pd regionale avvii sussulti anche in tanti altri Comuni e a livello Regionale e su tutto il territorio venga reclamato il diritto alla gestione completamente pubblica del Servizio Idrico, come stabilito in Italia dal Referendum del 2011.