Tutto secondo legge: al Sindaco, Assessori e consiglieri comunali è permesso richiedere ed ottenere il rimborso chilometrico per giungere dalle zone di residenza nei quartieri limitrofi cittadini fino alla sede municipale.
Ad oggi solo uno di questi ha chiesto e ottenuto tale rimborso: il Sindaco Seri che abita a Carrara. Ben 880,20 euro per il periodo giugno-dicembre 2014. Certamente non sta trasgredendo nessuna legge. Ma un certo stile politico, forse, sì. Nessuno ha obbligato Massimo Seri a fare il sindaco. Ognuno di noi, seduto nell’emiciclo comunale, ha messo in gioco tempo e passione per svolgere questo incarico. Anche sapendo che l’attività consiliare porta pochissimi soldi in tasca, discorso a parte per l’attività di sindaco. E’ quasi più una missione civica che ci spinge. Allora, perchè chiedere al Comune un rimborso? Ci pare una forzatura. I rimborsi possono avere un senso in grandi città come Roma e Milano, per chi vive nelle periferie e deve raggiungere il centro. Chi, tra i cittadini e lavoratori in aziende private o pubbliche, percepisce questo rimborso? Nessuno. Nel frattempo cittadini e studenti devono sorbirsi un ulteriore rincaro dei biglietti e abbonamenti per utilizzare il bus.
Solo per fare un esempio virtuoso: Cinzia Ferri, Sindaco cinque stelle di Montelabbate, con la sua indennità sta risistemando una strada. Ci sono sindaci e sindaci…
Per il 2015, per ora, non sono pervenute dal Sindaco altre richieste di rimborso. Mentre in data 31 agosto 2015 è pervenuta richiesta di rimborso da parte dell’assessore Paolini.Facciamo, allora questo appello: per rispetto dei normali cittadini fanesi, caro Sindaco, non richieda i rimborsi chilometrici per il 2015 e per gli anni a venire. E caro assessore Paolini, visto anche che svolge il suo ruolo istituzionale in forma di part-time, rinunci alle richieste inoltrate e non le reiteri per gli anni a venire. Sarebbero dei bei segnali.