Le abbondanti piogge autunnali sono in arrivo ed il deficitario sistema fognario della città andrà in crisi come al solito. Assisteremo puntualmente ai consueti allagamenti, alle tracimazioni delle fogne ed al libero deflusso delle acque nere in mare, come d’altra parte avviene anche durante la stagione balneare attraverso gli scolmatori di via Ruggeri e via del Bersaglio costringendo l’amministrazione comunale ad emanare ad ogni piovuta le dovute ordinanze di divieto di balneazione.
Ma il Comune e l’Aset invece di intervenire alla radice sullo stato pietoso in cui si trova il sistema fognario della città, tutelando i cittadini dagli allagamenti e garantendo l’efficienza del sistema di depurazione delle acque nere anche in caso di maltempo, si accontentano di metterci una pezza, ed intendono spendere ben 2.260.000 Euro per prolungare le condotte degli scolmatori fino a 300 metri dalla costa, come risulta dal progetto preliminare approvato da Aset.
Sappiamo bene che l’intervento è solo funzionale alla realizzazione delle scogliere previste a protezione della costa in viale Ruggeri. Ma davvero si pensa di risolvere il problema dell’inquinamento del mare solo spostando di 300 metri la fonte dell’inquinamento stesso? Forse che i colibatteri e le altre sostanze inquinanti contenute nei reflui fognari scomparirebbero miracolosamente? Il mare Adriatico ringrazia! E chissà se una volta espulsi lontano non tornino verso costa grazie alle correnti e alla Bora?
Proprio a riguardo delle problematiche di inquinamento da scolmatori di Via Ruggeri, punto di sfogo della acque in arrivo da Via Pisacane, nel settembre 2012, il PD tuonava: “Collettore di Via Pisacane, è finito il tempo delle favole. Servono fatti concreti.” E noi oggi ci chiediamo dove sono questi fatti, con il PD che guida la città. Questo partito è disposto a spendere più di due milioni di euro per mettere una pezza, invece di puntare alla realizzazione di un collettore risolutivo della problematica, quello di Via Pisacane, che costerebbe sui tre milioni circa?
E’ giunta l’ora di intervenire con un piano di opere di straordinaria manutenzione e messa in sicurezza di un sistema fognario in pessimo stato, risultato di anni di amministrazioni incompetenti, brave a chiacchierare ma non altrettanto a fare le cose necessarie alla tutela dell’ambiente ed al benessere dei cittadini.