Con il grande ritorno dell’ospedale unico al centro del dibattito politico, la maggioranza che sostiene la Giunta Seri appare decisamente allo sbando, come dimostrano le reazioni scomposte di autorevoli esponenti del PD che, ormai privi di freni inibitori, si lasciano andare a dichiarazioni imbarazzanti, anche ai danni della loro stessa fazione politica.
Come se non fosse bastata la scioccante rivelazione di Marchegiani, che prospetta una struttura sanitaria privata al posto del Santa Croce, ieri Minardi se ne è uscito con una chicca che in poche righe asfalta l’intera campagna elettorale del Sindaco: anche Seri, a suo tempo, condivise il progetto dell’ospedale unico in qualità di assessore provinciale, e si espresse favorevolmente al sito di Fosso Sejore, esattamente come Ceriscioli e Ricci.
Ma con quale coraggio, l’anno scorso, Seri è riuscito a mettere al primo punto del proprio programma elettorale la difesa del Santa Croce? Se ora ha in mano le redini di questa città, lo deve anche a quelle promesse platealmente tradite e alle tante rassicurazioni, rivelatesi false e ipocrite, con cui replicava a chi, come il Movimento 5 Stelle, cercava di evidenziare agli occhi dei cittadini le stesse ambiguità che solo adesso Minardi ha avuto lo scrupolo di svelare.
D’altra parte, se oggi ci troviamo a un passo dalla svendita del nostro ospedale, lo dobbiamo anche a quegli esponenti del centrodestra che ora si improvvisano paladini del Santa Croce, ma quando amministravano la città assecondarono in ogni modo questa deriva: non dimentichiamoci che Santorelli definiva le iniziative a difesa del S. Croce promosse da D’Anna come “populistiche”, mentre l’ex Assessore Delvecchio, all’epoca fieramente favorevole al progetto per Fosso Sejore, bollava i sottoscritti, colpevoli di promuovere una mozione contro l’ospedale unico, come “i signori del NO, incapaci di proposte serie e costruttive” e sostenitori di “una battaglia di retroguardia”, mentre auspicava di “soffocare per sempre le tante voci populiste e demagogiche che confondono i cittadini”.
Ricordiamo tutti molto bene come centrosinistra e centrodestra (con l’unica eccezione di D’Anna) non abbiano mai appoggiato in consiglio comunale le nostre mozioni contro la struttura unica e a difesa (quella vera) del Santa Croce, anzi! Addirittura, l’anno scorso, Progetto Fano ha votato la mozione di quella stessa maggioranza che oggi accusa di essere eterodiretta dal PD pesarese!
Insomma, quando non si sa neppure cosa sia la coerenza, anche la credibilità latita! E mentre la politica continua a prodigarsi nella pantomima sulla localizzazione, sostenendo che il nuovo nosocomio vada fatto “il prima possibile” perché “indispensabile”, non c’è mai nessuno che si degni di rispondere alle questioni di fondo che da anni tentiamo invano di portare al centro del dibattito: sulla base di quali studi e dati oggettivi, di grazia? Con quali tecniche di finanziamento, visto che mancano i fondi pubblici?
La verità è che, a prescindere dal luogo, il semplice fatto di accettare ancora, nonostante tutto, l’abominio dell’ospedale unico significa già di per sé determinare la svendita della sanità pubblica alle lobby dei costruttori e dei professionisti.
Per questo ci rivolgiamo ai cittadini: perché la posta in gioco ormai è diventata troppo alta per rimanere ancora indifferenti. La prossima volta tengano bene a mente le forze che hanno dimostrato la propria coerenza fin dall’inizio, ma anche quelle che tradiscono senza il minimo pudore gli impegni presi, e scelgano di conseguenza. In caso contrario, dovremmo ritenere anche loro tra i responsabili dello smantellamento del diritto alla salute nella nostra Provincia.
I consiglieri comunali del gruppo “Movimento 5 Stelle – Fano”
Marta Ruggeri, Roberta Ansuini, Hadar Omiccioli