Il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale presentato dalla società Madonna Ponte S.r.l. contro il Comune di Fano è stato accolto, pertanto la delibera del consiglio comunale n. 25 del 18.02.2015, che ha bocciato la variante urbanistica richiesta dai proprietari per attribuire una destinazione commerciale alle aree dell’ex zuccherificio, è stata annullata per difetto di istruttoria e per l’inconsistenza delle motivazioni apportate dalla maggioranza nelle dichiarazioni di voto.
Uno schiaffo al PD ed alla maggioranza, che hanno affrontato il tema con superficialità e scarsa competenza tecnica, esponendo il Comune alla condanna del T.A.R.
Naturalmente non sono state messe in discussione né la discrezionalità del consiglio comunale in sede di pianificazione urbanistica, né le condivisibili motivazioni politiche sulla base delle quali si era ritenuto necessario rivedere le posizioni assunte dalla precedente amministrazione Aguzzi, ma è stata censurata l’inconsistenza delle motivazioni tecniche esposte nelle dichiarazioni di voto della maggioranza, ritenute generiche e non suffragate da un’adeguata attività istruttoria.
In particolare i giudici amministrativi hanno scritto nella sentenza che “L’amministrazione comunale ha avuto a disposizione quasi due anni per correggere le linee ispiratrici della variante o, addirittura, per mettere in cantiere una variante generale al PRG approvato nel 2009. Se questo non è accaduto, è evidente che le problematiche agitate nella dichiarazione di voto sono frutto di valutazioni estemporanee e in qualche modo idealistiche, non suffragate da alcun documento tecnico che le possa giustificare ……” e “Ancora meno convincenti sono le considerazioni inerenti le problematiche commerciali, le quali scontano sia un vizio di fondo di incompetenza sia un difetto di istruttoria ancora più evidente”.
Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto alla maggioranza, fin dal suo insediamento in consiglio comunale, di accogliere le osservazioni emerse dalle associazioni e dai cittadini nella fase istruttoria della variante proposta dai proprietari, e di mettere subito in cantiere una variante urbanistica alternativa, che puntasse anche su strutture turistico-sportive e sull’incubazione di start-up innovative. Se ci avessero ascoltato, e se si fossero attivati per tempo, avrebbero evitato l’attuale increscioso incidente di percorso che potrebbe avere pesanti ripercussioni a carico del Comune.
Caro Sindaco, continua pure a darci dei “professorini”, ma la dura realtà dimostra ancora una volta che le politiche della tua maggioranza e della giunta comunale si scontrano troppo spesso con evidenti lacune in termini di iniziativa, professionalità e capacità amministrativa. E delle conseguenze paga la città.