PERSI DEFINITIVAMENTE OLTRE 40 MILIONI DI INVESTIMENTI: CONTINUATE A FIDARVI?

fondazione42 milioni di azioni di Banche delle Marche (pari a oltre 45 milioni di Euro di valore originario a bilancio) acquistate dalla Fondazione Carifano tra il 2009 e il 2012, sono oggi

DEFINITIVAMENTE AZZERATE.

Dopo le pesanti svalutazioni già subite da questo investimento, rivelatosi quantomeno imprudente, si temeva da più di 2 anni che sarebbe finita così, ed è arrivato il giorno dell’azzeramento definitivo.

Se è vero che la storia di Banca Marche ha dell’incredibile per tanti motivi, è anche vero che la Fondazione Carifano ha continuato ad investire in quelle azioni fino al 2012, quando già cominciavano a trapelare segnali di difficoltà della banca.

Inoltre questa scelta di investimento, rivelatasi fallimentare, a nostro avviso è stata fatta in palese conflitto con le prescrizioni dell’art. 4 dello Statuto della Fondazione, che prevede il rispetto di “criteri prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore e ottenerne un’adeguata redditività”. Criteri che dovrebbero prevedere la diversificazione degli investimenti, e non la loro concentrazione.

Ricordiamo anche che l’ing. Tombari non ha avuto a che fare con Banca Marche solo tramite la Fondazione Carifano, ma per esempio anche attraverso la società Madonna Ponte s.r.l.

Infatti la vicenda dell’ex Zuccherificio aveva fatto emergere qualche mese fa il dato di un importante esposizione di quella società nei confronti della stessa Banca Marche. Il dubbio di conflitto di interessi è il minimo che possa sorgere, conflitto di interessi che, tra l’altro, il Presidente non ci risulta avrebbe mai comunicato alla Fondazione, a nostro avviso in violazione dell’art. 10 comma 1 dello Statuto.

Oltre 40 milioni, frutto di risparmi di cittadini del nostro territorio (è sempre lo Statuto che ci ricorda che la Fondazione deriva idealmente dalla Cassa di Risparmio di Fano) si sono completamente volatilizzati per le scelte di un organo che da 10 anni è guidato dalla stessa persona, forse portatore di un conflitto di interessi del quale solo pochi parlano.

Ora basta. Se non è la decenza, siano i fatti e i 40 milioni persi -oggi definitivamente acclamati- a convincere tutti che è ora di cambiare guida.

Chiediamo con forza:

  • all’ing. Tombari di dimettersi da Presidente della Fondazione;
  • al Consiglio Generale della Fondazione, di cui fanno parte 14 persone (http://www.fondazionecarifano.it/Organigramma.htm), di considerare la revoca del Presidente, di cui il Collegio Generale ha potestà, come previsto all’art. 18 dello Statuto della Fondazione stessa;
  • al Sindaco Seri di unirsi alla nostra richiesta o almeno di convocare in Consiglio Comunale l’intero Collegio Generale della Fondazione, così che possa informarci su che posizione intende tenere.

Movimento 5 Stelle – Fano

Roberta Ansuini, Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri

 

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