REFERENDUM SANITA’: DA CHE PARTE STANNO I SINDACI?

SINDACIIl M5S invita tutti i sindaci a convocare consigli comunali urgenti

A seguito delle ultime vicende in materia di sanità, che hanno portato alla riorganizzazione delle reti ospedaliere, il M5S è sceso in campo in difesa della salute avanzando una proposta di referendum finalizzata a rimodulare i poteri della Giunta Regionale in materia di sanità. Poiché chiedere l’abrogazione della riforma sanitaria non è possibile, in quanto i referendum non possono intervenire sulle delibere di giunta, si punta alla riduzione delle competenze della Giunta stessa per riportare le decisioni in materia di sanità in seno al consiglio regionale, rappresentativo dei territori e dei cittadini. Per questa ragione sono stati inviati a tutti i sindaci dei comuni marchigiani i quesiti referendari ai quali si chiede di aderire deliberando nei propri consigli comunali in breve tempo. Data la normativa, secondo la quale il presidente della Giunta regionale può indire il referendum una volta all’anno entro il 28 febbraio, i tempi sono strettissimi. Considerati inoltre i tempi tecnici necessari all’ufficio di presidenza del Consiglio di pronunciarsi sull’ammissibilità dei quesiti, il M5S invita tutti i sindaci che si oppongono alla riforma sanitaria ad indire un consiglio comunale di urgenza entro il 10 febbraio per approvare la delibera di richiesta di referendum. Sono sufficienti le delibere di 20 consigli comunali affinché la Regione indica il referendum per l’abrogazione della norma che dà potere esclusivo in materia sanitaria alla Giunta Regionale.

Ma è dalla provincia di Pesaro e Urbino che ci aspettiamo la maggior adesione a questa proposta di delibera, considerando la forte presa di posizione da parte di tutti i sindaci, soprattutto a seguito delle Conferenze d’Area Vasta delle scorse settimane, che li ha visti uniti e compatti come mai prima d’ora nella difesa della sanità del nostro territorio, che è stato senza alcun dubbio quello maggiormente penalizzato dalla riforma sanitaria voluta dal PD di Spacca e Ceriscioli. Il M5S sta fornendo loro uno strumento tempestivo, quello del referendum, per contrastare il modello di sanità attraverso la messa in discussione dei poteri eccessivi che la Giunta Regionale ha. Ricordando che la salute pubblica non ha colore politico, confidiamo nel senso di responsabilità di chi è chiamato ad amministrare i nostri comuni, auspicando pertanto una condivisione trasversale da parte di tutti quei sindaci che hanno a cuore la salute dei propri cittadini, e che possono dimostrarlo con i fatti attraverso la deliberazione della richiesta di referendum. È arrivato il momento di capire quanti sindaci davvero si oppongono alla riforma sanitaria e alle modalità di questa Giunta Regionale di decidere in assoluta autonomia in materia di sanità e quanti invece in queste settimane hanno fatto finta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *