DATI ONLINE CENTRALINA PROFILGLASS… DOVE?

centralina-monitoraggio1-670x480È l’alba della domenica di Pasqua del 1300, Sulla spiaggia nell’antipurgatorio, Dante e Virgilio incontrano Catone l’Uticense, custode del Purgatorio. Catone raccomanda Virgilio di lavare il viso di Dante

…. sì ch’ogne sucidume [” sudiciume, lasciatovi dall’aria caliginosa infernale “,] quindi stinghe….

Cominciamo seriamente a pensare che la centralina di monitoraggio per le polveri sottili installata nella zona industriale di Bellocchi sia effettivamente solo un soprammobile, un costoso trofeo (che è stato acquistato dalla ditta Profilglass, ma per il quale il Comune spende 15.000 € l’anno per la manutenzione). In pratica un fumoso falò utilizzato dagli ormai inseparabili compagnoni, per annebbiare le teste dei cittadini più di quanto forse non sia caliginosa l’aria del posto.

A quanto pare, dopo ormai diversi mesi dalla sua tanto sbandierata posa, la centralina non è ancora completamente operativa. Sì, avete capito bene, il top player da 100.000 € non può giocare, non ha gli scarpini! (Sic…) Ebbene sulla centralina non è stato ancora montato il campionatore delle PM10! Problemi tecnici…

Se la cosa non fosse terribilmente seria, ci sarebbe da ridere al solo pensiero della sfilata con convocazione di giornalisti e televisione a seguito di SERI, MASCARIN, MINARDI, e assessore regionale all’ambiente, che qualche mese fa celebravano la purezza dell’aria. E la famosa promessa di poter consultare online tutti i dati rilevati a partire dal primo marzo? Non c’è nulla in rete!

Ancora, segnaliamo che alla mancanza di trasparenza sui dati della qualità dell’aria va ad aggiungersi quella sui terreni. Infatti è caduta nel vuoto la nostra richiesta di chiarimenti sulla quantità di alluminio presente nel suolo.

I nostri dubbi nascono dal fatto che in un documento ARPAM sulle analisi del terreno in una proprietà privata fatta nel settembre del 2014, si legge che il limite ammissibile di alluminio nei terreni è dello 0,5% cioè 5000 mg/kg. Pochi mesi dopo, in un altro documento sempre di ARPAM,  nel dicembre del 2014, si legge che la quantità riscontrata di alluminio nel terreno di un’altra proprietà privata nella zona industriale di Bellocchi è di 17.609 mg/kg cioè dell’1,7%.

Quindi parrebbe che i limiti indicati dalla stessa ARPAM sarebbero ampiamento superati. Aspettiamo delucidazioni in merito. Non vorremmo che si scoprisse tardivamente che i terreni degli scavi delle fondazioni dei nuovi permessi di costruire rilasciati per l’ampliamento, avessero superato i limiti inquinanti consentiti.

 

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